Vaticano e Nuovo Ordine Mondiale

Cosi’ un papa abusivo, proveniente da una associazione paramassonica coprotagonista di misfatti tra i piu’ spregevoli della storia-i Gesuiti-avalla la decisione amministrativa sulla penuria crescente di fedeli nella messa. Abusivo, il pontefice eletto in modo mistificatorio, in quanto Benedetto XVI non ha mai rinunciato alla carica pontificale ma solo a quella esecutiva: il papa tedesco tutt’ora in carica, infatti, ha operato un capzioso testamento dimissionario proprio per chiarire, in modo subliminale, l’illecito pontificio operato da Washington con le frangie deviatissime del partito Democratico-con tanto di giubilo mediante intercettazioni telefoniche di Hillary Clinton entusiasta di porre un proprio uomo omertoso sul massimo scranno vaticano-. La stessa tecnica capziosa a fin di bene adoperata dal papa tedesco teleologica a smascherare la congiura papale a suo detrimento, viene utilizzata dal gesuita nichilista che onora finanza e mercati in ottica iconoclasta dal punto di vista religioso: esorta alla preghiera per un vaccino Covid, papa Francesco, non si inchina come liturgia, a baciare il crocefisso antecedentemente la messa, si inchina a baciare le mani tracotanti dei capi della finanza mondiale Rotchild-Rockfeller con la scusa del genocidio ebraico che non li ha colpiti; ancora il papa massone utilizza un linguaggio sottile con cui dileggia ed offende dio per mezzo di affermazioni tipo, Giuda non e’ all’inferno perche’ magari era opportuno per lui tradire Cristo, oppure “Gesu’ faceva un po’ lo scemo”. Cio’ tende in modo sottile a confondere i fedeli a causa della finta adorazione sempre meno esplicita di dio e alla benedizione del male in tutte le forme, in modo sempre meno indiretto. La poverta’ cosicche’ appare questione solo da paesi sottosviluppati, la fede sempre piu’ evanescente come arma di salvezza e redenzione. Questo metodo mefistofelico papale fa parte della medesima tattica mediatica di Mk ultra, in cui attraverso messaggi confusionali, denigratori, reiterati e desacralizzati, e’ in atto l’opera ultima di elisione religiosa, culturale, del cattolicesimo e delle nazioni che vi si sono erte su, con conseguenti danno inenarrabili per le venture generazioni di schiavi acefali, atei, ignoranti, apolidi, materialisti, che prospettano le forze elitarie anticristiane.




Nuova lettera di Vigano’ a Trump

🔵NUOVA LETTERA DI MONSIGNOR VIGANÒ AL PRESIDENTE Donald J. TRUMP

Sono immerso nella scrittura di un nuovo libro dal titolo “SCONTRO GLOBALE”

La lettera di Monsignor Viganò è perfettamente in linea con quanto scrivo.
Evidentemente siamo tutti e due dei “complottisti“ doc. 😜

Buona lettura :

“Signor Presidente, in queste ore il Destino del Mondo Intero è minacciato da una Cospirazione Globale contro Dio e l’Umanità. Le scrivo come Arcivescovo, come un Successore degli Apostoli, come ex Nunzio Apostolica negli Stati Uniti di America. Le scrivo nel mezzo di un silenzio di entrambe le autorità civili e religiose. Possa accettare queste mie parole come “la voce di uno che grida nel deserto” (Jn 1:23 )

Come le ho già scritto nella mia lettera a Giugno, questo momento storico vede le forze del Male unite nella battaglia senza quartiere contro le forze del Bene. Forze del Male che appaiono potenti e organizzate in opposizione ai figli della Luce, che sono disorientati e disorganizzati, abbandonati dai loro leaders temporali e spirituali.

Ogni giorno percepiamo gli attacchi multipli di coloro che vogliono distruggere le basi della società: la famiglia naturale, il rispetto della vita umana, l’amore per il Paese, la libertà di educazione e del lavoro. Vediamo i capi delle Nazioni e i leader religiosi assecondare questo suicidio della Cultura Occidentale e la sua Anima Cristiana, mentre i diritti fondamentali dei cittadini e dei credenti sono negati nel nome dell’emergenza sanitaria che si sta rivelando sempre più strumentale per l’instaurazione di un’inumana tirannia senza volto.

Un piano globale chiamato il Grande Reset è in corso. Il suo architetto è una elitè globale che vuole sottomettere l’umanità intera, imponendo misure coercitive con le quali limitare drasticamente le libertà individuali e quelle dell’intera popolazione. In molte nazioni questo piano è già stato approvato e finanziato; in altri è ancora nella fase iniziale. Dietro i Leaders mondiali che sono complici ed esecutori di questo progetto infernale, ci sono persone senza scrupoli che finanziano il World Economic Forum e l’Evento 201, promuovendo la loro agenda.

Lo scopo del Grande Reset è l’imposizione di una dittatura sanitaria con lo scopo di imporre misure liberticide, nascoste dietro promesse allettanti di assicurare un reddito universale con la cancellazione del debito individuale. Il prezzo di questa concessione da parte del Fondo Monetario Internazionale sarà la rinuncia della proprietà privata e l’adesione al programma di vaccinazione contro il Covid 19 e il Covid 21 promossa da Bill Gates con la collaborazione dei gruppi farmaceutici. Oltre agli enormi interessi che motivano i promotori del Grande Reset, l’imposizione della vaccinazione sarà accompagnata da un requisito di un “passaporto della salute” e una identità digitale , con il conseguente tracciamento della popolazione del mondo intero. Quelli che non accetteranno queste misure saranno confinati in campi di detenzione o agli arresti domiciliari e tutte le loro risorse saranno confiscate.

Signor Presidente immagino che lei sia già consapevole che in certi Paesi il Grande Reset sarà attivato tra la fine di questo anno e il primo trimestre del 2021. Per questo motivo, ulteriori lockdown sono pianificati e saranno giustificati da una seconda e una terza ondata pandemica. Lei è ben consapevole dei mezzi che sono stati impiegati per seminare il panico e legittimare le limitazioni draconiane e le libertà individuali, creando ad arte una crisi economica mondiale. Nelle intenzioni degli architetti questa crisi servirà per spingere le Nazioni a ricorrere ad un irreversibile Grande Reset, dando il colpo di grazia ad un Mondo la cui esistenza loro vogliono completamente cancellare. Ma questo Mondo, Signor Presidente include persone, affetti, istituzioni, fede, cultura, tradizioni e ideali: persone e valori che non agiscono come automi, che non obbediscono come macchine, perché hanno un’anima e un cuore, perché sono unite insieme da un legame spirituale che trae la sua forza dall’alto, da quel Dio che i nostri avversari vogliono sfidare, proprio come Lucifero fece all’inizio dei tempi con il suo “non serviam”.

Molte persone, come ben sappiamo, sono annoiate da questi riferimenti circa lo scontro tra il bene e il male e l’uso di “apocalittiche” sfumature, che secondo loro esasperano gli spiriti e creano divisioni. Non sorprende che il nemico è infuriato nell’essere scoperto, proprio quando crede che ha raggiunto la cittadella che desidera conquistare indisturbato. Ciò che sorprende comunque, è che non ci sia nessuno che suoni l’allarme. La reazione del Deep State verso quelli che denunciano questo piano è rotta e incoerente, ma comprensibile. Proprio quando la complicità dei Mainstream Media è riuscita a creare la transizione verso il Nuovo Ordine Mondiale in modo inosservato e quasi senza dolore, ogni sorta di tradimenti, scandali e crimini stanno uscendo alla luce.

Fino a pochi mesi fa, era facile diffamare chi denunciava questi terribili piani come “teorici del complotto”, ma ora li stiamo vedendo realizzare nei minimi dettagli. Nessuno, fino allo scorso febbraio, avrebbe mai pensato che in tutte le città, cittadini sarebbero stati arrestati, semplicemente per camminare per strada, per respirare, per voler tenere le loto attività aperte, per voler andare in Chiesa la Domenica. Questo adesso sta accadendo in tutto il Mondo , anche in Italia che molti americani considerano essere un piccolo incantevole Paese, con i suoi monumenti, le sue chiese, le sue incantevoli città e borghi. E mentre i politici sono barricati dentro i loro palazzi promuovendo decreti come satrapi Persiani, le attività falliscono, i negozi chiudono, e alla gente è impedito di vivere, viaggiare, lavorare e pregare. Le disastrose conseguenze psicologiche di questa operazione sono ormai note, a cominciare con i suicidi di disperati imprenditori e dei nostri figli, distanziati dagli amici e compagni di classe, a cui viene detto di seguire le lezioni davanti ad un computer.

Nelle sacre scritture, San Paolo ci parla di “ colui che si oppone”, la manifestazione del “mistero dell’iniquità” , “il Kathekon”. Nella sfera religiosa, l’ostacolo al male è la Chiesa, e in particolare il papato; nella sfera politica è colui che impedisce l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale.

Come è chiaro adesso, colui che occupa la Sedia di Pietro ha tradito il suo ruolo fin dall’inizio per difendere e promuovere l’ideologia globalista, supportando l’agenda del Deep Church, che lo ha scelto tra i suoi ranghi.
Signor Presidente, Lei ha chiaramente affermato che vuole difendere la nazione – One Nation Under God, le libertà fondamentali e i valori non negoziabili che sono negati e combattuti ancora oggi. E’ lei, caro Presidente che è “ colui che si oppone” al deep state, l’assalto finale dei figli delle tenebre.

Per questo motivo, è necessario che tutte le persone di buona volontà siano persuase dell’importanza epocale dell’imminente elezione: non solo per la bontà del programma politico, ma per quello che lei incarna, in questo storico contesto, che il nostro mondo, che loro vogliono cancellare con i lockdown. Il suo avversario è anche il nostro avversario : è il nemico della razza umana, colui che è “un assassino fin dal principio” (Jn 8:44)

Attorno a lei si riuniscono con fede e coraggio, quelli che la considerano la cura finale contro la dittatura mondiale. L’alternativa è votare per una persona che è manipolata dal Deep State, gravemente compromessa da scandali e corruzione, che farà agli USA ciò che Josè Mario Bergoglio sta facendo alla Chiesa, il Primo Ministro Conte sta facendo all’Italia, il Presidente Macron alla Francia, il Primo Ministro Sanchez alla Spagna e cosi via. La natura oscura di Joe Biden, proprio come quella dei prelati del “circolo magico” del Vaticano, lo esporrà per essere usato senza scrupoli dandogli un mandato illegittimo di interferire nella politica interna e negli equilibri internazionali. E’ ovvio che quelli che lo manipolano già hanno qualcuno peggio di lui già pronto con cui lo rimpiazzeranno appena sorga l’opportunità.

E ancora nel mezzo di questo scenario desolante, questa apparente inarrestabile avanzata di un nemico invisibile, un’ elemento di speranza emerge. L’avversario non sa come amare e non capisce che non basta assicurare un reddito universale o la cancellazione dei debiti per soggiogare le masse e convincerle a essere marchiate come bestiame. Queste persone che per troppo tempo hanno perpetrato abusi di odio e potere tirannico, stanno riscoprendo che esiste un’anima e stanno capendo che non si può scambiare la libertà per una omologazione e cancellazione dell’identità; cominciano a capire il valore della famiglia e della società, del legame della fede e della cultura che unisce le persone oneste. Il Grande Reset è destinato a fallire perché chi lo ha pianificato non comprende che ci sono ancora persone pronte a scendere in strada per difendere i propri diritti, per proteggere i loro cari e per dare un futuro ai propri figli e nipoti. Il livellamento inumano del progetto globalista crollerà miseramente di fronte alla forza e il coraggio dell’opposizione dei figli della Luce. Il Nemico ha Satana al suo fianco, colui che solo sa come odiare. Ma dalla nostra parte abbiamo l’Onnipotente Signore, il Dio degli eserciti schierati per la battaglia e la Santa Vergine che schiaccerà la testa dell’antico Serpente. “ Se Dio è con noi, chi può essere contro di noi?” ( Rom 8:31).

Signor Presidente, lei è ben consapevole che in queste ore cruciali, gli USA sono considerati il muro difensivo contro la guerra dichiarata dagli avvocati del globalismo che l’hanno scatenata. Ponga la sua fede nel Signore e si rafforzi delle parole dell’Apostolo Paolo : “ Io posso fare ogni cosa nel suo nome che mi rafforza” ( Phil 4:13). Essere uno Strumento della Divina Provvidenza è un grande Responsabilità per la quale Lei ha certamente ricevuto tutte le grazie di cui ha bisogno, e che le sono state inviate da tutte le persone che la sostengono e che pregano per lei.

Con questa Speranza Celeste e l’assicurazione delle mie preghiere per lei, per la First Lady e i suoi collaboratori, con tutto il mio cuore le mando le mie benedizioni.

Dio benedica gli Stati Uniti d’America”
Carlo Maria Viganò




Perche’ la Svizzera e’ stabile

Molto interessante figura essere la gestione patrimoniale della societa’ svizzera Act Finance, presso cui opera una squadra di operatori finanziari diretti dal dott De Risi, sopratutto in quanto i fondi su cui si punta posseggono peculiarita’ davvero sporadiche: sono i migliori indipendentemente dai mercati, e sopratutto scevri da conflitti di interesse; da qui e’ lapalissiano il concetto di appoggio bancario di Finance Act verso la Svizzera a moneta sovrana e da sempre neutrale dal punto di vista bellico e finanziario. Da tali caratteristiche infatti, deriva la stabilita’ monetaria di questo sistema di investimento flessibile che in un momento di stallo collettivo, e’ stato l’unico a guadagnare quasi il 6%.

Finance Act e’ un’azienda forse pionieristica per l’orientamento verso imprese solide e non suffragate da sistemi di interesse verso esse, inoltre l’aggancio di cui gode Finance Act presso una realta’ solida, permanentemente stabile e sovrana monetariamente e valutariamente come la Svizzera, la rende invidiabile per coloro, concorrenti che non dispongono di tali appoggi, dunque operano in posizioni meno vantaggiose. Che infine sia un napoletano a dirigere il ramo investimenti di questa azienda, e’ una nota di merito non solo per l’Italia ma anche per quella che fu la sua principale citta’ fino a poco piu’ di un secolo e mezzo….

Francesco Paolo Tondo




Ultime notizie censurate in breve

5g e’ pensato sopratutto per l’ uso bellico con macchine comandate a distanza, pertanto comporta deforestazione massiccia e problemi per la salute a causa della scarsa testazione della tecnologia, oggi solo esiziale, poco efficace. Le piazze del 5 g si trovano nelle principali citta’ italiane, tra cui piazza Trieste e Trento utilizzando la moltitudine di passanti come cavie e con risultati scadenti, dal punto di vista della velocita’ e stabilita’ di connessione.

Russia e Cina fuori da internet entro il 2020 ripresenta la fine della globalizzazione. Bisognerebbe pertanto attrezzarsi, dal punto di vista produttivo e commerciale, per inserirsi in modo vincente su questo nascente fenomeno che ha come fulcro le identità’ nazionali.

Sovranita’ politica e’ una condizione da rispettare con l’impedimento di nuovi colpi di stato tipo quello ammesso come “avvenuto” recentemente dalla desecretazione di documenti americani in Bolivia. Oggi l’ex presidente di quest’ultima, Morales si trova rifugiato in Argentina e esecra apertamente i giochi transnazionali che hanno perpetrato brogli elettorali nella sua nazione; da qualche giorno si apprende di 8 omicidi nei confronti di protestanti con la golpista presidente che esime la polizia da ogni trattamento giudiziario; ora sta venendo privatizzato lo stato ed e’ gia’ ribellione generale. Da rimarcare, a tal proposito, la somma capacita’ di litio che detiene la Bolivia, e l’altrettanto ingente richiesta di tale materiale, da parte delle multinazionali delle batterie elettriche di telefoni, auto e navi imminenti.

Autosufficienza alimentare per l’Italia e’ ineludibile dati gli allevamenti ittici, agrari, animali che soffrono di spazi e condizioni economiche scarse, che inficiano la qualita’ del prodotto finale, e rendono i produttori da un lato dipendenti dalle importazioni di materie prime per abbattare i costi finali, dall’altro per soddisfare l’intera domanda.

Lo stato e’ in mano alle banche che lo vuole assicurare su tutto, anziche’ essere le banche in mano agli stati che non agiscono per tutelare il benessere dei cittadini.

Assad e’ osteggiato dagli agenti segreti europei e americani che finanziano e addestrano i terroristi per detronizzarlo e privatizzare lo stato e le sue riserve petrolifere.

Le riserve ittiche non bastano a soddisfare la domanda di pescato nel mondo, trentuplicata nei precedenti trent’anni nel mondo, per cui si utilizzano allevamenti intensivi, con prodotti malati, che esortano a sovranita’ alimentari e ridimensionamenti del cibo da mangiare nel mondo occidentale, a prescindere dal prezzo dei prodotti, da calmierare a livello statale, in ogni modo. Acquistare cibo e prodotti italiani calmierati al prezzo dallo stato, a seconda di cio’ che e’ disponibile senza adulterare la natura. costituirebbe un volano di crescita repentina per l’Italia.

Mes e’ stato firmato nel 2013 con cancellerie europee che hanno chiamato quelle dell’ America per radere al suolo la finanza pubblica italiana, all’epoca come ora privata, e le azioni di Mediaset, azienda del presidente del consiglio di allora, ossia Berlusconi, al fine di instaurare al suo posto l’autorita’ di un fantoccio che legiferasse in favore della finanza speculativa straniera e italiana private. Monti infatti, firmatario di ogni legge incostituzionale dal 2013, non e’ un mero professore della Bocconi, bensi’ il presidente europeo del club Bieldeberg e il rappresentante massimo per l’Europa, dell’americano Council for foreign Affairs, del Gruppo dei trenta, della Commissione Trilaterale e della Commissione Attali-potentati riconducibili a Rotchild, Rockfeller e potentati analoghi-. Questi sono i veri conflitti di interesse da sventare, peggio di quello di Berlusconi, che comunque richiederebbe una ferrea limitazione con l’introduzione di leggi nuove.

E’ ormai inevitabile l’imposizione di una posizione di neutralita’, per l’Italia, per mezzo dell’uscita dalla Nato: siccome infatti in caso di futuribile attacco bellico statunitense verso la Russia, i missili russi raderebbero al suolo dapprima l’Italia, sede principale in Europa delle basi militari americane; e infine anche perche’ ormai l’affaccio della Turchia in Libia e di servizi di sicurezza italiani per drenarvi risorse energetiche, vedra’ l’obbedienza dei servizi italiani agli ordini anglicani e francesi, in parziale detrimento degli interessi del Bel Paese.

Infine con la Via della Seta cinese, mastodontico piano di investimenti infrastrutturali che copre per accordi la parte mediorientale del mondo, l’Italia dovra’ smobilitare dall’Afghanistan che oggi e’ il principale produttore di eroina al mondo, senza pregevoli contratti edilizi e di altro tipo, assieme all’America, e con un costo di guerra per dieci miliardi riguardo l’Italia e tremila per gli Usa. Stesso copione per la Siria ormai vincolata alla Via della Seta.

Mentre il figlio di Bolsonaro afferma che la capitale di Israele e’ Gerusalemme, in qualita’ di alto diplomatico brasiliano,si getta cosi’ fuoco nella polveriera palestinese, con gli arabi ormai assiepati in modo sempre piu’ precario, nel deserto di Gerusalemme.

Intanto il treno intercittadino a media velocita’ tra Bari e Napoli viene abrogato per quest’anno, dal governo italiano di matrice colonalista verso il sud italiano, ad onta delle promesse fatte, con la sostituzione della linea ferroviaria in questione, in favore di quella in costruzione tav presso Germania, Inghilterra, Olanda, deteriorando i collegamenti e lo sviluppo intercittadino tra le principali realta’ urbane dell’Italia del sud.

Ora che la Gran Bretagna fuoriuscira’ legalmente dalla Unione Europea la Scozia reclama l’indipendenza nuovamente, dall’Inghilterra, con la meta’ dell’elettorato che caldeggiava la propria rimanenza nei confini territoriali e politici dell’Europa, in maniera svincolata dall’Inghilterra.




La tattica di difesa popolare contro Covid elite e potere

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Quanto sta avvenendo nelle piazze di Napoli contro le misure anti covid imposte dal governatore DeLuca, potrebbe avere risvolti miracolosi ma nella piazza c’è ancora troppa rabbia (giustamente), troppa impulsività. Troppa pancia.

Quella rabbia è anche la mia rabbia. Ma non è vincente. A me non interessa che si dica che i campani in rivolta hanno ragione. A me interessa che si dica che i campani in rivolta hanno indotto il cambiamento, scuotendo il paese.

Dobbiamo quindi darci delle direttive precise che delimitino un perimetro d’azione. Bisogna creare un format della protesta in modo da poter federare tutte le piazze d’Italia.

Ma il format deve avere alcune caratteristiche fondamentali:

  • Deve essere replicabile, in contemporanea, nelle maggiori città d’Italia.
  • Deve essere strutturata in modo da non permettere infiltrati. O comunque deve poter risultare netta la distinzione, tra chi aderisce alla protesta e chi invece ha scopi diversi per secondi fini.
  • Deve essere dal forte impatto simbolico e mediatico.
  • Deve darci la possibilità di contarci e capire quanti siano realmente i commercianti, i lavoratori, gli imprenditori, le partite iva che rischiano di vedere morire la propria attività.

Con la parola “morire” entriamo nel merito della manifestazione che intendo concretizzare insieme a numerosissime organizzazioni di categorie:

Organizzerò il funerale dell’economia campana.

Le esequie si svolgeranno il giorno 2 novembre – giorno della commemorazione dei defunti – e partiranno dalla centrale Piazza Sannazzaro di Napoli, nei pressi della famosa fontana della sirena Partenope, vero simbolo della città.

Termineranno sotto la sede della regione Campania. A sfilare dietro al carro funebre, con distanziamento e mascherine, ci saranno tutti i commercianti, i ristoratori, i lavoratori del comparto turistico, i parrucchieri, i commessi, le partite iva, in pratica tutti coloro che stanno vedendo la propria attività lentamente morire nel quadro di una economia campana ormai defunta. Passeremo per le vie dello shopping e per il lungomare dove hanno sede gli storici ristoranti.

Ogni categoria avrà il proprio personale necrologio in cui saranno descritte le ragioni che potrebbero causarne il decesso in base alle direttive anti Covid regionali e ai DPCM nazionali. I necrologi, con il nome delle singole attività commerciali a cui si rischia di dover dare l’estremo saluto, verranno consegnati al presidente della Regione Campania o qualora questi non ritenesse doveroso riceverle personalmente dalle mani del parroco della zona, verranno affisse sui cancelli della sede regionale. Al termine delle esequie, i commercianti, i ristoratori ed i lavoratori, torneranno nelle proprie attività commerciali dopo l’orario di chiusura imposto, per accendere una candela in vetrina e vegliare per tutta la notte con il “defunto”.

Questo flash mob avrà un fortissimo valore simbolico. Non esporrà a rischio la cittadinanza perché si svolgerà all’aperto e con la mascherina. Non permetterà che ci siano infiltrati violenti perché, anche se i manifestanti fossero migliaia come ci auguriamo, dovranno tutti procedere a passo lento dietro al carro. Permetterà però ai commercianti, attraverso la descrizione nel necrologio, di specificare quale direttiva anti Covid rischia di sancire la morte della sua specifica attività.

La sera poi, le vetrine delle attività commerciali illuminate dalle candele, saranno il segno che in quel punto ci sono attività che si stanno lentamente spegnendo.

Faccio ora un appello a tutti i campani: Aiutatemi a realizzare questa manifestazione, scrivetemi a noi@francescoamodeo.it

Concludo esortando gli attivisti delle altre regioni italiane: il 2 novembre, giorno dei defunti, fate come noi della Campania, commemorate la morte della vostra economia.




Napoli capofila italiana della ripresa

NAPOLI STA CAMBIANDO I GIOCHI: TORNIAMO AL NOSTRO CAVALLO RAMPANTE, L’EPOCA DEL CIUCCIARIELLO E’ FINITA E NON DIVERTE PIU’.
di Emilio Caserta

A seguito di quello che è accaduto l’altra sera (giusto o sbagliato che fosse), c’è stato un cambio rotta da parte di De Luca, richiamato certamente da qualcuno che si trova più in alto di lui e che forse ha dimenticato le proteste di quel popolo che obbedisce quando deve (come ha fatto a Marzo), e disobbedisce quando si smette di scherzare. De Luca, come giustamente ha sottolineato Angelo Forgione, ha smesso di scherzare e così anche il popolo ha cambiato rotta.
Ci tengo a chiarire una cosa, che sono stati i manifestanti numerosi e pacifici ad aver cambiato le cose, non quelli violenti (10 o 15%) che invece le hanno solo peggiorate.
Se non ci fosse stata quella manifestazione il LockDown “senza soldi” era già cosa fatta…state sereni. Non so se avete visto che nessuno più parlava di fondi, incentivi e che era tutto stato rimandato al 2021 (Battaglia grossa quella del Recovery Fund e che come al solito stanno cercando di togliere al Sud una grossa fetta).

Napoli come al solito è esplosa per prima, è stata la città “d’Italia” trattata peggio in questi ultimi 160 anni, è quella che ha perso più di tutti diventando italiana, è quella che da capitale di una grande nazione è diventata semplice capoluogo di regione e la sua lingua è diventata dialetto, ha una rabbia repressa che non avete idea e lo vedo tutti i giorni tra la mia gente quando provo nel mio piccolo a divulgare e difendere quel poco che so sulla nostra storia.
Intanto come leggevo oggi, tanti i post di giovani amici (musicisti, artigiani) come me che hanno scritto “dobbiamo rinventarci di nuovo, ma a noi questo non manca”.
La RABBIA REPRESSA di Napoli (nascosta dietro a musica e tradizione culinaria) è cosa nota a chi ci governa e che sa essere molto pericolosa. Nulla da paragonare alla Napoli delle Quattro Giornate (in epoca italiana già maltrattata e messa in disparte e la prima ad insorgere sempre per rabbia) che doveva essere per forza violenta (spero di non vivere mai quello che i nostri nonni hanno vissuto, bella storia da ascoltare per prendere coraggio tutto qui), non è la Napoli dei Lazzari e dei Sanfedisti quella necessariamente violenta sempre per cacciare lo straniero che al grido “Chi viva” tutti in coro “VIVA ‘O RRE”; non è la Napoli dei Briganti dei secoli passati o di Masaniello, è solo la Napoli di oggi, quella del 2000, stanca di essere presa in giro, derisa ed umiliata, senza ricevere il rispetto che merita una grande Capitale. E’ vero, è la Napoli delle rivolte violente manovrate, quella da cui prendiamo sempre le distanze (non ci sono stranieri da cacciare, forse solo bandiere da disconoscere e che devo dire non ne ho vista una in queste piazze), e poi la Napoli della NOSTRA Rivoluzione Culturale di cui mi sento parte pienamente integrante.

E’ chiaro, come dico sempre che il Covid fa paura (altro che negazionista), ma so anche che la fame fa più paura, e spero che quei Fantamiliardi promessi da Conte questa volta saranno veri quanto prima.
Purtroppo temo che le scene dell’altra sera le rivedremo presto e vedremo come sempre gente disperata, pacifica e violenta, in tutti e tre i casi se dovessimo rivederli in piazza anche nelle prossime settimane, vorrà dire che i FANTAfondi del governo non sono arrivati e quello che avete visto l’altra sera sarà quintuplicato.

Massimo Troisi disse in una nota trasmissione ma non ricordo quale: “il Napoletano non si rivolta perchè non sa dove sta il nemico, ma non appena lo capisce, cambia tutto”.
Dopo tutto questo brutto periodo, mi viene da scrivere ai nostri governanti una sola cosa:
“FATE PRESTO”.




Le fake news di Alessandro Barbero finiscono in tribunale

I NEOBORBONICI QUERELANO BARBERO. PREFAZIONI E ARTICOLI IN TRIBUNALE A NAPOLI. Il Movimento Neoborbonico ha querelato Alessandro Barbero dopo alcuni recenti articoli sul Mattino e alcune recenti prefazioni (ultima quella del nuovo libro del giornalista Marco Esposito). Mentre attendiamo l’esito di altre querele (in corso d’opera, come abbiamo accertato di recente), ognuno è libero di portare avanti le sue tesi storiche e di scegliersi gli autori delle sue prefazioni ma non è libero di offendere gli interlocutori e di “ospitare” offese nei suoi libri. Il docente piemontese di storia medioevale da qualche anno è impegnato in ricerche sulla storia risorgimentale e in particolare su Fenestrelle con la finalità di negare o ridimensionare i drammi vissuti da migliaia di soldati delle Due Sicilie nella fortezza-lager sabauda (per gennaio anche una nuova pubblicazione accademica che smantellerà le tesi barberiane). Nei testi in questione Barbero definisce “scellerate fantasie” quelle dei neoborbonici che avrebbero “reinventato, con informazioni false, la
storia del Sud e dell’Italia influenzando la mentalità italiana e accendendo con mezzi immondi passioni violente”. Se un tribunale lo giudicherà opportuno procederà per accertare se sono calunniose queste affermazioni contro le migliaia di iscritti e simpatizzanti neoborbonici (previste borse di studio per i ragazzi delle periferie del Sud in caso di risarcimenti). Barbero dovrà dimostrare la bassezza di “stature umane” e la necessità di scarso rispetto verso i neoborbonici e anche in quale dei 15 libri del sottoscritto o riferibili al movimento neoborbonico (e non nel mare magnum del web o dei social) si riportano “fantasie e falsità”. In particolare dovrà dimostrare in quale passaggio i neoborbonici avrebbero acceso “passioni violente” e per quale motivo i primati delle Due Sicilie sarebbero “tragicomici” e non sarebbero tali le tante leggende della storia risorgimentale (quelle sì “senza mai verificare gli argomenti in senso contrario”). Dovrà anche dimostrare perché mai sarebbero “immondi” i mezzi da noi utilizzati (libri spesso autoprodotti, fotocopie, social, convegni autofinanziati, a differenza di docenti e istituti universitari finanziati con denaro pubblico da oltre in secolo e mezzo). Dovrà, infine, dimostrare perché mai le nostre attività e le nostre ricerche sarebbero una “cattiva azione” quando hanno come unico obiettivo il racconto di tante verità storiche cancellate per oltre 150 anni e, sulla base della storia, portare finalmente alla risoluzione di una questione meridionale sempre più drammatica soprattutto per i nostri giovani. Evidentemenye sono proprio queste tesi, il loro successo crescente e una nuova e diffusa consapevolezza alla base anche di queste reazioni, di questi dibattiti (mai promossi dalle accademie in 150 anni) e di pubblicazioni (anche di Barbero o di Esposito).
PS Premesso tutto questo, qualcuno ancora non ha capito che, nonostante 27 anni di ricerche e di attività continue e tutte frutto di sacrifici personali (senza alcun rapporto partitico e senza alcun finanziamento pubblico), i neoborbonici hanno un unico e disinteressato obiettivo nel segno dell’amore per la nostra storia e per la nostra gente: un Sud finalmente con pari diritti rispetto al resto dell’Italia e dell’Europa. E resta il sospetto che chi continua ad attaccare, a offendere o a cavillare su questa o quella notizia a senso unico (Sud), forse, in sostanza, semplicemente non condivide quest’obiettivo.
Gennaro De Crescenzo
Movimento Neoborbonico
Ufficio legale
Ufficio stampa




Poverta’ covid e dignita’ a Napoli

Da Ilenia Incoglia

Ai dottori, sempre meno, che restano eroi, che non si vendono, che non si spaventano , che hanno nel cuore solo la vita dei malati. Che emozione ❤️. Vorrei leggeste tutti questo stupendo messaggio del dottor Eduardo Ponticiello, del Santobono, riportato dalla pagina Nessuno Tocchi Ippocrate. Parole di amore che fanno capire il valore umano di certe persone.

“Napoli 16 ottobre 2020,
squilla il mio cellulare e rispondo….”Dottò so Anna, non so se vi ricordate di me….voi avete visitato tanto tempo fa mio figlio in ospedale, un bambino che teneva la meningite….v’arricurdat ?? vi devo chiedere una grazia….per favore venite a casa mia, che ho l’ultima mia figlia che non sta bene, vi mando l’indirizzo con un messaggio”. Annoto l’indirizzo, salgo in sella alla mia moto e mi reco in Vico Ferze al Lavinaio, nel ventre della città…piove oggi……il palazzo è un palazzo fatiscente, ed al terzo piano si trova la casa di Anna, salgo le scale perché è un edificio senza ascensore ed arrivo a casa sua….una dimora molto umile, ma pulita e profuma di dignità, Anna è madre di 4 figli, il marito non c’è più da un anno, “caduto da un impalcatura mentre faticava” mi racconta con le lacrime agli occhi, l’ultima figlia ha la febbre…”dottò nessuno ci viene a casa mia, con questo problema del covid…e io lo capisco; non ho la macchina per portarla in ospedale e vi chiedo aiuto…io facevo le pulizie, ma ora cu tutt sta situazione nun sto faticann…”. Vedo la bimba per fortuna niente di grave, una faringo-tonsillite…passerà in pochi giorni!! Nel frattempo mi prepara un caffè bello caldo, fuori continua a piovere….”Dotto’ io nun ve pozz pavà per il disturbo che vi ho arrecato, e voi lo so non mi avete chiesto niente…ma dovete farmi un altro piacere, sennò mi mortificate, ed io di mortificazioni ormai ci campo tutti i giorni…dovete accettare questo, perché è cu tutt o’ core che lo faccio….”. Anna si sgancia la catenina che porta al collo e la mette nella mia mano….”ve pozz regalà sul chest e na tazz e cafè….grazie duttò e che a maronn v’accumpagn”. Non riesco a proferire più altre parole, scendo le scale e mi reco a prendere la moto……delle gocce rigano il mio viso e non è la pioggia….”




Poverta’ covid e dignita’ a Napoli

Da Ilenia Incoglia

Ai dottori, sempre meno, che restano eroi, che non si vendono, che non si spaventano , che hanno nel cuore solo la vita dei malati. Che emozione ❤️. Vorrei leggeste tutti questo stupendo messaggio del dottor Eduardo Ponticiello, del Santobono, riportato dalla pagina Nessuno Tocchi Ippocrate. Parole di amore che fanno capire il valore umano di certe persone.

“Napoli 16 ottobre 2020,
squilla il mio cellulare e rispondo….”Dottò so Anna, non so se vi ricordate di me….voi avete visitato tanto tempo fa mio figlio in ospedale, un bambino che teneva la meningite….v’arricurdat ?? vi devo chiedere una grazia….per favore venite a casa mia, che ho l’ultima mia figlia che non sta bene, vi mando l’indirizzo con un messaggio”. Annoto l’indirizzo, salgo in sella alla mia moto e mi reco in Vico Ferze al Lavinaio, nel ventre della città…piove oggi……il palazzo è un palazzo fatiscente, ed al terzo piano si trova la casa di Anna, salgo le scale perché è un edificio senza ascensore ed arrivo a casa sua….una dimora molto umile, ma pulita e profuma di dignità, Anna è madre di 4 figli, il marito non c’è più da un anno, “caduto da un impalcatura mentre faticava” mi racconta con le lacrime agli occhi, l’ultima figlia ha la febbre…”dottò nessuno ci viene a casa mia, con questo problema del covid…e io lo capisco; non ho la macchina per portarla in ospedale e vi chiedo aiuto…io facevo le pulizie, ma ora cu tutt sta situazione nun sto faticann…”. Vedo la bimba per fortuna niente di grave, una faringo-tonsillite…passerà in pochi giorni!! Nel frattempo mi prepara un caffè bello caldo, fuori continua a piovere….”Dotto’ io nun ve pozz pavà per il disturbo che vi ho arrecato, e voi lo so non mi avete chiesto niente…ma dovete farmi un altro piacere, sennò mi mortificate, ed io di mortificazioni ormai ci campo tutti i giorni…dovete accettare questo, perché è cu tutt o’ core che lo faccio….”. Anna si sgancia la catenina che porta al collo e la mette nella mia mano….”ve pozz regalà sul chest e na tazz e cafè….grazie duttò e che a maronn v’accumpagn”. Non riesco a proferire più altre parole, scendo le scale e mi reco a prendere la moto……delle gocce rigano il mio viso e non è la pioggia….”




Milano capitale immorale ma forse stavolta volano di rinascita

FOLLIA A MILANO: RESSA ULTRÀ AL DERBY NEL GIORNO PEGGIORE DEI CONTAGI
Ma quale civismo. Ma quale Milano virtuosa e, addirittura, illuministica. Quando da quelle parti si parla di eccellenza (presunta) o di virtuosità (indimostrata) della città «locomotiva d’Italia», si sta mettendo in pratica un’impostura. “Capitale morale”? Mai etichetta è stata tanto mal riposta.
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(di Mario Ajello – il Mattino)
Che cattivo esempio. Ma quale civismo. Ma quale Milano virtuosa e, addirittura, illuministica. Le luci a San Siro, come da titolo della celebre canzone (…) (…) di Roberto Vecchioni, hanno emanato ieri primitivismo. Quello dello spettacolo di migliaia di tifosi del Milan e dell’Inter, fuori dallo stadio del derby, assembrati, accalcati, irresponsabilmente radunati a migliaia, e chi saltellante sul posto, chi in corteo con moto e motorette, per salutare le due squadre rivali che s’avviano al campo. Un’inguardabile esibizione di strafottenza, un cluster potenziale, un possibile focolaio in disprezzo del buon senso e del rispetto per se stessi e per gli altri. Quanti di quegli ultrà rossoneri e nerazzurri, ammassati ieri pomeriggio, ora andranno nelle scuole o nei posti di lavoro portando con sé la carica virale che può essere stata sprigionata da quei contatti? Ed è mai possibile che si ricreino le curve fuori dallo stadio, senza che la polizia intervenga subito e con rigore perché il diritto al tifo calcistico non può travalicare il rispetto della legge e della salute generale? E nella civilissima Milano s’è assistito a questa forma di anti-patriottismo civico e nazionale. Una follia. Paragonabile forse a quella scena in cui, per i pasticci e per gli errori delle autorità lombarde, a marzo mentre stava per scattare il lockdown moltissime persone scapparono dalla città andando a infestare, o almeno facendo correre agli altri questo rischio, il resto d’Italia.

La cosiddetta «capitale morale», mai etichetta è stata tanto mal riposta, si distingue di nuovo insomma per assoluta incapacità di essere all’altezza dell’emergenza che stiamo vivendo. E pensare che ieri pomeriggio anche a Napoli s’è giocato un super-match – gli azzurri contro l’ottima Atalanta ridimensionata con un imprevisto 4 a 1 – ma non si sono viste nella capitale meridionale scene di sbracatezza e di strafottenza come quelle all’esterno del Meazza. Le luci di San Siro hanno emanato oscurantismo. L’assembramento da derby nella città (e provincia) che mentre i tifosi mescolavano fiati e umori toccava quota 1388 nuovi contagi (e 2664 in tutta la Lombardia) vale come uno schiaffo all’Italia intera. E’ un meneghino faccio come mi pare che non tiene conto delle sofferenze che a ogni latitudine il nostro Paese sta patendo. In questo messaggio devastante sembra annidarsi quel senso di superiorità e di separatezza, egoistica, che Milano non ha mancato di praticare e di esibire in tanti modi e in tanti settori negli ultimi anni e anche nei penultimi. Philippe Daverio, un grande milanese appena scomparso, sosteneva che «Milano è una terra di scorrerie per gli avidi che, messi insieme, non producono niente di buono». Scomodare Daverio per qualche migliaio di scalmanati potrebbe apparire esorbitante, eppure guardata con un po’ d’attenzione la gazzarra filo-Covid delle tifoserie riunite intorno a San Siro racconta di un disinteresse per il bene comune, inteso in senso largamente italiano, che non alberga solo nel sottobosco del tifo calcistico ma sale anche più su.

E comunque è anche da questi comportamenti, da queste intollerabili azioni, che deriva la possibilità – ma speriamo fortemente di no – che un nuovo lockdown possa calare sulla Penisola o su alcune delle sue parti. Con tutte le conseguenze, economiche e sociali, che sappiamo. E proprio per questo, ciò che è accaduto a Milano è gravissimo. Anche volendo restare nel campo strettamente calcistico, quello che s’è verificato per il derby Inter-Milan rischia di far precipitare il campionato di calcio verso la serrata. Producendo un danno ai tifosi di tutta l’Italia. Ma ciò che questa storiaccia di un sabato meneghino insegna è che, quando da quelle parti si parla di eccellenza (presunta) o di virtuosità (indimostrata) della città «locomotiva d’Italia», si sta mettendo in pratica un’impostura. Forse è questo il famoso pragmatismo milanese.