Illuminismo ed onnipotenza

Il Comunismo e’ stata una trappola per bloccare il processo di condivisione della opulenza, formulata da quelle solite oligarchie finanziarie e grand’industriali, le medesime al comando tutt’oggi ed ai gangli della grande burocrazia e politica globali. Stesso dicasi per il neoliberismo oggi inculcato nelle teste e rimarcato da azioni, dottrine, scienza e media. Cosi’ se si analizza il secolo dell’Illuminismo, manipolato dalle suddette masnade al comando del denaro mondiale, si e’ giunti alla promozione di un pensiero mondiale anticristiano perche’ fondato sull’idea di onnipotenza umana in sostituzione a dio. Oggi tale sedicente sostituzione diviene palese attraverso l’instaurazione della dittatura gender, ossia trasformazione chirurgica ergo artificiale, dei sessi, ma anche negli ogm alimentari fino a quelli militari che causano scempi e morti; nonche’ sulla questione della eugenetica transumanista o il rilascio di virus ingegnerizzati e vaccini con modifiche geniche.

I fautori della misificazione del superuomo nitchiano alla stregua dell’Illuminismo e Comunismo sono sempre l’apice di quelle oligarchie al sommo potere per cui non ci si deve meravigliare della piega secolarizzata e satanista che ha portato alla deriva il rutilante mondo occidentale odierno.

I controllori del mondo sono intrecciati con i principali ordini massonici e le associazioni di libero pensiero alias think thank apparentemente liberi ma in realta’ eterodiretti; cosi’ tutte le attivita’ mondiali sono detenute da tali associazioni massoniche e gilde di pensatori, intellettuali, professionisti e politici. Questi ultimi hanno l’ardire di asserragliare i cittadini nelle proprie dimore per oltre un anno con la scusante del fantomatico Covid, i cui contagi non si azzerano mai; in spregio alle elementari norme costituzionali e senza un giudice in grado di liberare il popolo.

I principali pensatori occidentali tra cui gli Illuministi o Freud ma anche Eistein, il poeta Carducci avevano in comune, o l’essere ebrei o l’adesione alla massoneria; da qui si deducono le equivocazioni degeneratrici dell’Illuminismo anticristiano sfociato nelle guerre mondiali ma anche della dottrina psicoanalitica imposta all’umanita’ ad onta delle sue tare e dai pericoli cui sottopone.

Comunismo, fascismo, nazismo ma anche cattolicesimo spinto possiedono gli stessi finanziatori e identiche finalita’: controllo mondiale contro la pulsione evolutiva dell’umanita’ che reclamerebbe nazionalizzazione del vero potere e della vera ricchezza: esiste un unico modo di riequilibrare il potere senza impoverire ulteriormente la massa ne’ deflagrare liquidita’ e potere delle oligarchie mondiali, ossia l’istaurazione di una moneta Fiat, ossia una formula di finanziamento statale scevro dai debiti, ad emissione monetaria pubblica, senza il quale tutto il marcio che avvolge la societa’ mondiale, non avrebbe fine o rimedio. https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Ristoranti riaperti

Si tratta di un folto gruppo di ristoratori da mensa e servizi di accoglienza relativi al pranzo soprattutto, che accomunano esercenti gastronomici di Roma e del Lazio, i quali hanno annunciato la loro riapertura completa dal 6 di aprile. Reazione congiunta avversa ai provvedimenti governativi, come dichiarato dal portavoce di suddetti ristoratori, che vedrà le loro attività aperte sia per pranzo che cena, in modo da sopravvivere. Sulla scia di Napoli e anche di alcune cittadine settentrionali, alla luce dei dati raccapriccianti che sciorinano una Roma obsoleta e morente, anche i piccoli imprenditori laziali faranno disobbedienza civile. Gli afferenti a tale categoria di impresa lamentano la scarsità di ausili economici dello stato ma anche l’assenza di prospettive per il rilancio postpandemico delle loro attività da parte del governo. E così gli imprenditori cooperano per una questione di sopravvivenza o autoconservazione che dir si voglia, alla luce dei costi delle imprese verso i proprietari delle app di delivery ammontanti al 30% del prezzo sull’ordine. Se a ciò si aggiunge che i sussidi statali per l’immobilismo obbligato dal Covid coprono in Italia solo il 15-35% delle perdite e l’evasione fiscale diviene sopravvivenza, la reazione delle piccole imprese appare concepibile. Tanto più che i sussidi che ricevono tutti in questa fase sono gravati da interessi sul debito pubblico che direttamente o indirettamente pagheranno le imprese ed i lavoratori di oggi e domani, tutto torna. Infine a causa del telelavoro sempre più diffuso gli operatori delle mense per i lavoratori si vedono sempre più vuoti e, nonostante ciò, riapriranno in modo compatibile alle prescrizioni governative basate sul distanziamento, l’obbligo di mascherine, ed il non sovraffollamento. Articolo in foto da acquistare nella sezione shop di questo sito.




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TgT

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Tv ed internet ipnosi, potere e anticreativita’: difesa individuale

Lo affermano di nuovo degli studi recenti ma chi comanda davvero lo sa da molto ed e’ clamoroso: la televisione limita la immaginazione, con conseguenti microdanni alla creativita’ ed all’evoluzione individuale. Al di la’ del fatto che la televisione secondo dei documenti datati in possesso ai servizi segreti americani, secondo Janet Ossebard, ditiene una capacita’ di ipnosi in grado di indirizzare l’opinione pubblica, renderla apatica e dipendente, tutt’ora lo strumento prediletto per l’informazione e la fruizione di film, spettacoli e documentari, continua ad essere la antiquata televisione.

Nonostante il web trabocchi di professionisti, divulgatori, giornalisti ed artisti di alto calibro, la consacrazione verso il successo ed il potere politico, deriva tutt’ora dalla “scatola nera”. Donald Trump, unico presidente ‘America ad essere censurato in concomitanza da internet e dalla televisione, ha dovuto fondare un canale televisivo digitale che si innesti sulla propria interrotta me efficacissima comunicazione social, per suffragare la propria campagna politica e nuove fette di uditorio.

La televisione purtroppo, e’ un’arma controllata dagli stessi proprietari dei social e dei motori di ricerca, che in cooperazione con i servizi segreti deviati compongono per la Ossebard, una tela di censura inveterata verso tutto il mondo.

Sono inevitabili oggi, delle regole individuali da adottare per scongiurare la degradazione della propria fantasia, di fronte all’imposizione diretta o subliminale, della televisione nelle nostre vite; inoltre diviene vitale per tutti, interrompere il processo di ipnosi cui si e’ sottoposti guardando la tv per un tempo lungo prolungato: alimentare la propria fantasia ad onta della moderata fruizione della televisione diviene possibile associandone la lettura quotidiana di almeno due pagine di un libro di narrativa; viceversa spezzare l’ipnosi televisiva diviene fattibile con la consultazione di notizie da produttori indipendenti operandi quasi in incognito, nel mondo di internet.

Nell’ambito informatico, va rimarcato quanto i social ed i telefoni, mantengono le peculiarita’ negative della televisione, ossia limitazione della creativita’, ipnosi ma aggiungendone sopratutto scompensi energetici e dipendenza: la luce del telefonino moderno, in coppia con quelle dei social, i suoni derivanti, fa produrre serotonina anziche’ melatonina ad ogni ora del giorno, a prescindere dalla quantita’ di energia fisica e mentale di cui si dispone.

Per rintuzzare “l’aggressione di social e telefono”, va attuata la regola affibbiata alla televisione, cioe’ coltivare una costante lettura quotidiana di libri fantasiosi, con in appendice una maggiore coltivazione dei rapporti umani fisici, lo spegnimento del telefono o la sua mancata consultazione, ad un certo orario pomeridiano. In tal guisa si acqusisce serenita’ risultato di un sonno prolungato e migliore, produttivita’ con una focalizzazione preordinata su programmi di vera utilita’ per social o internet; infine si acquisisce benessere derivante da socialita’, cultura da lettura e maggior potere mentale allenando l’immaginazione.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Napoli Capitale e unica nicchia di cultura italiana

La carneficina dei giovani napoletani, meridionali in generale ed ancora italiani, ha una causa ben precisa: la diluizione della buona azione amministrativa patriottica in un connubio di subordinazione alla finanza speculativa ed alle multinazionali. L’unita’ d’Italia con il sud troncato delle sue ricchezze ed asset non e’ stata fomentata solo da italiani esterofili bensi’ dallo stesso strapotere finanziario apolide e grand’industriale transnazionale, antitetico allo sviluppo equo. Napoli ed il meridione pertanto continuano a versare in uno stato di penuria e blocco infrastrutturale pubblico, teleologici ad impedirgli di svilupparsi. Inoltre si assiste a veti incrociati, riguardo l’installazione di nuove infrastrutture e progetti similari, causati dalla volonta’ di mantenere benefici e posizioni di rendita, detenuti da privati e piccoli imprenditori. Veti e blocchi spacciati per immobilismo, sono numerosi in tutta Italia e non solo al sud, siccome le multinazionali e lo stato stesso pretendono di agire indisturbati per tutelare i propri interessi, a detrimento di cittadini ed imprenditori che magari si vedono sloggiare senza completi e puntuali indennizzi o alternative; questo e’ dato dalla “volonta’ di potenza” di quelle multinazionali che pretendono di dettare magari anche in Italia, le regole del gioco come fanno in altri paesi indigenti ma meno sviluppati e piu’ mansueti dell’Italia; il che si traduce in stallo e decrescita per comunita’ e territori. In tutto cio’ lo stato assiste orbato del proprio potere legislativo e finanziario per proteggere cittadini, imprenditori, e multinazionali, in quanto deve subordinarsi a quel mercato globalista in cui soggetti privati possono stampare moneta al suo posto e redigere decreti legge e nuove costituzioni giuridiche. In tale garbuglio lo stato viene bombardato da obblighi di pagamenti debitori verso le medesime multinazionali private di tipo finanziario e grande industriale, che lo deprivano del potere monetario per svolgere la propria mansione di garante della Costituzione.

Ora Napoli e la Campania sono i posti piu’ fittamente popolati d’Europa per cui costituiscono la panacea di imprese e commercianti che vogliono vendere e farsi notare da una massa ravvicinata e vasta di persone. Eppure Napoli, la Campania ed il meriodione intero, non usufruiscono delle risorse statali dovute in base al numero di abitanti, alla capacita’ produttiva, alla capacita’ fiscale ed al potere effettivo che detengono. Questo disastro si verifica per la decisione di quegli organi finanziari e grand’industriali privati, che pretendono di rendere Milano l’unica grande metropoli italiana, per mezzo della sua vicinanza ed interconnessione con le cittadine europee facoltose e le grandi capitali. Milano citta’ ha meno di ducentomila abitanti in piu’ della capitale in disuso del fiorente e defunto Regno delle due Sicilie. Ad onta del fatto che Milano oggi sia all’acme dello sviluppo e Napoli nel suo punto piu’ basso della storia recente. Ma Milano a sua volta vede interrotta ultimamente la propria rutilanza dallo stesso carnefice di Napoli-oligarchie finanziarie apolidi-seppure Milano sia piu’ produttiva e sviluppata dell’omologo centro cittadino limitrofo a Shangai.

Il meridione italiano insorge anche se in perenne declino economico e demografico, con illuminati imprenditori come l’artefice di Dr, molisano patriota che ad Isernia ha plasmato la sua magnifica officina meccanica in una azienda automobilistica iper richiesta in Europa; auto assemblate in Italia e componenti di qualita’ giapponesi, come il motore Mitsubishi, con interni sempre piu’ europei ed italiani. Dr e’ in espansione in Europa, con acquisizione di punti vendita in Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Irlanda: figura Dr, l’unica azienda automobilistica completamente italiana, in seguito all’acquisizione della Fiat ad opera della Francia.

Napoli ed il meridione tuttavia, a differenza di Milano rimangono il bastione della cultura italiana fondata sulla amicizia, la famiglia, il territorio, la condivisione, i figli, i parenti, la piccola impresa, in maniera anticonformistica ai diktat sregolatori della vita, tutti business-oriented-dettati dal potere e assimilati da porzioni ingenti di Milano e di quel settentrione crescentemente dissimile all’Italia tradizionale. Quei diktat che innervano la societa’ subordinata al vero potere, che sono disgregatori di equilibrio, benessere e solidarieta’, e tacciano di provincialismo coloro che non vi si adeguano.

Il meridione d’Italia vede rastrellati miliardi illegalmente dalla criminalita’ organizzata, che li investe al nord ed all’estero, oltre alla dipartita dei fondi statali per l’equita’ territoriale, oggi devoluti al sud solo da parte dell’Europa. Il Sud ha visto volatilizzare un rapporto commerciale con Alibaba, maggiore impresa di commercio elettronico cinese, superiore ad Amazon, a causa della penuria di infrastrutture e della obsolescenza di quelle esistenti. Il meridione iposviluppato per avidita’ settentrionale, sottrae all’Italia due punti annuali di crescita annua, e non di certo a causa delle mafie! Dunque lo stato italiano va purgato dai suoi cancri che ne indirizzano politiche antidemocratiche ed antimeridionali, ossia gli organi finanziari e alto-industriali forestieri ed italiani, restaurando una banca pubblica a capacita’ monetaria infinita, per irrorare il territorio di soldi, sviluppo, e magari monete parallele all’euro ed al limite una moneta tutta meridionale impermeabile dal nord e dall’estero. https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Dove finiscono i btp e lo spread

L’Italia dal dopoguerra non ha mai sofferto di problemi finanziario-economici sistemici; i siddetti difetti strutturali dell’Italia, denunciati da politicanti e loro promotori di ambito finanziario e grand’industriale, non sarebbero altro che un sistema di sviluppo e societa’ socialista, odiernamente attentato da oligarchie finanziarie per impadronirsi direttamente o indirettamente, di beni pubblici e ricchezza privata dell’Italia.

L’Italia detiene ancora il miglior sistema ospedaliero, universitario, scolastico, grand’industriale pubblico al mondo. L’Italia possiede il principale patrimonio immobiliare privato del mondo, alla stessa stregua della migliore compagnia aerea di bandiera pubblica del mondo, con il marchio Alitalia piu’ riconosciuto del globo.

L’Italia e’ il principale acquirente europeo di automobili, per cui si deduce l’affastellamento di pubblicita’ televisive con macchine nuove; l’Italia e’ il paese meno indebitato dal punto di vista privato, d’Europa, nonche’ secondo paese al mondo per quantita’ di risparmi bancari, dopo il Giappone. Fabio Dragoni al tal proposito alludeva a quanto antecedentemente la macrocrisi del 2008 gli operatori finanziari facessero di tutto per finanziare mutui agli italiani, giacche’ la capacita’ di restituzione dei prestiti per l’Italia, era superiore al mondo intero. L’Italia fino a un paio di decenni fa manteneva la posizione migliore secondo le agenzie di rating, ossia tripla A come gli Stati Uniti d’America, con la lira come riporta il giornalista d’inchiesta Francesco Amodeo, incoronata migliore valuta mondiale.

Per ottenere un potere economico privato per quella che era la nazione con il principale numero di arterie stradali al mondo, il debito dubblico era alto ma grosso modo quanto gli antisocialisti Germania, Francia ed Inghilterra, riguardo l’Italia; tuttavia l’Italia garantiva il debito venduto ed invenduto con il possesso della propria banca centrale, emittente di moneta in fasi di stallo, e incassatore di aumenti fiscali in periodi di inflazione.

Da quando l’Italia e’ confluita dapprima nello Sme ed in seguito in Europa, inibendo la funzione di garanzia verso il debito e la crescita, della Banca d’Italia, ogni italiano ha perso piu’ di trentamila euro come affermano esimi economisti del calibro di Valerio Malvezzi, Alberto Micalizzi e Guido Grossi; oggi l’Italia e’ in stagnazione permanente e fronteggia lo spauracchio dello spread, che prima era per lo piu’ inesistente-lo spread in America e’ di gran lunga superiore all’Italia-.

Oggi i titoli di stato italiani sono di fatto i piu’ richiesti di Europa per mezzo dell’elevato tasso d’interesse che conferiscono; oggetto di speculazione per consentire a Germania e Francia di mantenere bassi i tassi d’interesse dei loro titoli pubblici ed avere sempre una dovizia di liquidita’ in cassa. I btp italiani sono acquistati per diritto di prelazione, per lo piu’ da banche oriunde e fondi d’investimento che, in manfrine occulte, fanno peggiorare il rating italiano per acquistarne maggiormente ad un prezzo ribassato ed un interesse rialzato.

Le riforme strutturali prescritte dall’Europa verso l’Italia, si palesano in privatizzazioni di ospedali, universita’, scuole, spiagge, multinazionali pubbliche come Leonardo oltre che incremento dell’imposizione fiscale e cesura di emolumenti, pensioni e prestiti bancari. Insomma si mira ad un fallimento controllato e non contagioso dell’Italia, in grado di annichilire il volano dell’Italia consistente nel sistema economico e sociale di tipo socialista.

Con la rivalutazione immobiliare derivante dal bonus ristrutturazioni, i banchieri euro-americani preconizzano per gli italiani costi di mantenimento domestici crescenti, propedeutici alla vendita di tali immobili presso banche private, fondi speculativi forestieri che mirano all’impossessamento delle ricchezze italiane ed al prelievo sui conti correnti. Siccome le banche italiane di pregio sono tutte in mano a fondi e finanzieri esteri, non possono svolgere piu’ funzioni di salvaguardia pubblica; mentre la quota di titoli pubblici in mano agli italiani, e’ crescentemente inferiore, in spregio alla Costituzione garantista ma anche alla possibilita’ offerta ai tedeschi, di far acquistare i titoli pubblici invenduti, dalle loro banche “fintamente” private.

Ancora sono vietati per imposizione europea, gli aiuti di stato ad aziende macroscopiche private in Italia, a differenza di Pegeout-Citroen e la stessa Volkswagen in merito a cui gli italiani lodano la sequela di nuovi modelli che Fiat non produceva, omettendo il dato che tali marche francesi hanno inglobato Fiat. Intanto Vivendi’, azienda di telecomunicazioni francese, possiede la maggioranza di Telecom a dispetto del dovere di mantenere italiana la principale azienda telefonica europea, e ancora in Francia fu liquidata Mediaset che assunse la maggioranza della principale industria televisiva. Vivendi’ medesima mira ad inglobare Mediaset in modo reiterato nel silenzio dello stato e della pletora di giornalisti antitaliani con la scusa di essere antiberlusconiani. Nel frattempo la principale industria siderurgica europea, Ilva, giace sotto il controllo della Francia, a sua volta controllata da Jp Morgan.

Con la scusa che vi sarebbe penuria di liquidita’ per sollevare imprese e privati oberati da debiti, Covid, tasse e dispersione di clienti, i btp per gli italiani vengono sempre bloccati nella offerta senza assecondare tutta la domanda. Nel 2020 il btp agli italiani si blocco’ ad 80 miliardi rispetto la richiesta di 400. Con il teorema che attesta quanto un euro investito diventi quattro euro, quattrocento miliardi raggranellati in Italia e reinvestiti in Italia, avrebbero portato 1600 miliardi di liquidita’ durante il Covid, rispetto il pil italiano di duemila e dispari miliardi. Cosi’ senza debiti esteri l’Italia avrebbe rinnestato la propria economia in fase di Covid, tornando ai ritmi di crescita antecedenti il Covid.

Il prelievo dai conti correnti italiani per entrare nell’euro, e’ stato dichiarato pleonastico dal professor Rinaldi, giacche’ l’Italia continuava ad essere il paese piu’ facoltoso d’Europa, e nonostante la promessa di restituzione, gli italiani non sono mai stati rimborsati di tale latrocinio.

Il finanzialista e commercialista Valerio Malvezzi, infine, attesta quanto dall’ingresso in Europa l’Italia spenda per i suoi abitanti meno di quanto incassa con il gettito fiscale e, con tale processo, ha pagato di interessi sul debito pubblico, una cifra maggiore del debito pubblico stesso.

Riguardo infine la paventata e decantata volonta’ ed azione degli italiani di evadere le gabelle statali, l’Italia tutti gli anni secondo il professor Malvezzi, incassa con le tasse una cifra maggiore del proprio fabbisogno per cui va in avanzo primario, tipico dei paesi con grande capacita’ di crescita.

Fermare a suon di legge, i sostegni bancari alle piccole e medie imprese, rappresenta un’ennesima mossa anticostituzionale europea, che teme lo sprapotere imprenditoriale, scientifico e creativo, delle flessibili e qualitative imprese italiane, in grado di ridimensionare le multinazionali che puntano alla confisca dell’Italia.

Le agenzie di rating tutte estere, deputate a far fallire o meno l’Italia con la valutazione dei titoli pubblici, agiscono in pieno conflitto d’interessi, in quanto private, obbligando l’Italia a non affidare le proprie capacita’ finanziarie, ad un’agenzia di stato che, binariamente allo stato, garantisca gli investitori come un tempo. L’Italia di Craxi fece richiesta di ammissione nel G4 al posto di Russia o Francia, e sarebbe li’ il consesso dove di diritto dovrebbe stazionare… https://www.facebook.com/marketplace/item/210286617009465/




La miglior cosa di Bill Gates

Quando disse che la vita non e’ facile, anzi che era opportuno non illudere i ragazzi ed i bambini sulla bellezza “favolistica” della vita, Bill Gates, il decantato filantropo forse fece un’opera di pubblica utilita’, siccome questo spunto lo diede ad un discorso nell’universita’. Per il resto l’uomo d’affari ufficialmente piu’ ricco del mondo, in realta’ discendente Rockfeller e prestanome effettivo dei veri ricchi, ossia Rockfeller e Rotschild oggi parenti, e’ un filantropo molto peculiare, siccome le sue opere benefiche sono interconnesse alle societa’ sue e dei propri soci. Bill Gates agisce coinvolgendo i governi nell’esborso di denari in favore di prodotti di fatto posseduti da egli e dai soci, ma il cui effetto salvifico e’ relativo. I paesi sottosviluppati che ricevono le attenzioni di Bill Gates si sono trovati ad essere cavie per esperimenti scientifico-finanziari, da allacciare in seguito ai paesi piu’ sviluppati. Nel momento in cui la beneficienza diventa fonte di guadagno diretto ed indiretto come nel caso di Gates e seguaci, non sarebbe legittimo definirla beneficenza bensi’ unicamente impresa sociale.

Il portafoglio di investimenti e ricchezza fisica ed immateriale legato ai Rotschild, Rockfeller, Warburg, e’ definito in trilioni di dollari, superiore ad ogni uomo piazzato su Forbes nella classifica mondiale di opulenza.

Il Louvre stesso e’ proprieta’ Rotschild che ne guadagnano su ogni bigletto di ingresso, ad onta del fatto che il Louvre e’ stato “donato” allo stato di Francia. Molti doni scaturiti dal macrocosmo di Bill Gates presso i paesi poveri hanno avuto risvolti negativi, come afferma Janet Ossebard, ad esempio per i vaccini antipoliomelite economici, che hanno rafforzato il morbo su una dovizia di bambini e giovani-ragion per cui in occidente tali vaccini antipolio economici di Bill Gates non sono sbarcati-. Questa non e’ beneficenza ma sperimetazione, sopratutto a causa del fatto che Bill Gates non ha risarcito le vittime di tali vaccini malefici.

La vera beneficenza, da parte di un milionario, e’ stata fatta ad opera del defunto Micheal Jackson con oltre trecento milioni senza farmaci o genetica, ma solo con regalie, possibilita’ di far tornare a vivere i figli con i genitori indigenti, vicinanza fisica ed economica a ragazzi ammalati di cancro o Aids.

Bill Gates ha sciorinato giustamente, la questione che la vita e’ infernale non solo per i ragazzi, ma occultando o negando il fatto che cosi’ non dovrebbe essere e che, in realta’, la vita dell’uomo e’ divenuta sempre piu’ difficile da quando la monarchia e’ stata smantellata dalle aristocrazie finanziarie, con in mano le redini delle banche centrali e dunque degli stati, che vengono plasmati sull’avidita’ e controllo popolativo delle aristrocrazie finanziarie.

Rammarica il dato che Bill Gates, dall’acme della sua massa monetaria, si esima dal creare magari una banca popolare che faccia credito anziche’ debito, giacche’ l’inventore della Microsoft non riesce, non puo’ o non vuole risolvere i problemi infrastrutturali o vaccinali in profondita’.

I banchieri oggi decidono in merito allo sviluppo, all’indigenza, ma anche alla democrazia e la bellezza della vita: che gli uomini classificati da Forbes come i piu’ ricchi, visionari e probi al mondo, non aggreghino i loro beni in banche popolari scevre da debiti verso gli altri, trasecola ed indispettisce.https://www.facebook.com/marketplace/item/210340406717147/