Q anon ritardo e strategia di dissoluzione globale

La psicosi collettiva che fa culminare in Q anon il biasimo dei media principali e delle persone che attendono colpi di scena, ha afflitto persino lo scrivente, in seguito alle dichiarazioni rasserenanti di Trump: quest’ultimo infatti, che ha esecrato fino all’ultimo Biden ed il sistema mefistofelico che lo sostiene, ha recentemente sventolato la sua apparente resa, in relazione alle elezioni degli Usa disseminate di brogli e censure molteplici. Per cio’ che attiene il siddetto “piano” di liberazione dalla palude del deep state, evidentemente qualcosa e’ andato storto per cui si e’ verificata una isteresi delle azioni liberatorie di Q, senza arresti di massa come preconizzava e con Trump sconfitto e dimesso. Eppure il piano di Q prosegue in modo inveterato, occulto alla massa, ma ben esplicato solo sulle piattaforme indicate dallo stesso Q, non da altri. Il ritardo di Q con questa stasi collettiva svela due dati lapalissiani: anche all’interno di Q vi sono defezioni, delazioni e problemi, per cui il percorso che svolge tale associazione trasversale di contro spionaggio, e’ soggetto a lievi svarioni e comporta una continua lotta contro attacchi esogeni ed endogeni; tuttavia, come afferma sempre la squadra di Q, la battaglia e’ gia’ vinta, la situazione e sotto controllo, e comunque, sempre soggetta a problemi inferti da altri. Q e’ aleatorio come tutto il creato tuttavia se fosse sconfitto lo ammetterebbe, alla stessa stregua di come ha ammesso di dover dire cose false o sbagliate per sviare gli antagonisti.

L’altro dato lapalissiamo che svela indirettamente Q e lo stallo apparente del suo operato, consiste nell’attesa e nel suo stimolo, di un risveglio collettivo, prima di concretizzare le peculiarita’ del piano; da qui il drop che preconizza un periodo di disperazione di massa, propedeutico forse alla nuova consapevolezza globale.

Siccome la transizione verso i modelli di vita espressi da Q deve essere graduale, probabilmente questa “ stagnazione” proveniente dal connubio di comunicazioni e risultati di Q, serve a non dare un contraccolpo improduttivo alla umanita’ non consapevole, al fine forse anche di scongiurare l’ipotesi che la parte di persone non “risvegliate” possano pugnare contro Q ed i suoi adepti e difendendo i responsabili dei crimini dimostrati da Q.

Questa circostanza storica e’ molto difficile e delicata per cui l’ambiguita’ e l’offuscamento del reale, sono strategie bilaterali utilizzate da Q e i suoi nemici, per autotutelarsi e non aizzare il popolo contro la fazione avversaria. C’e’ infine rimarcare che Q e’ un’associazione multilaterale di personaggi non deviati dei servizi segreti e della societa’ comune, che hanno il proposito di far riaffermare e rispettare la Costituzione dei paesi sviluppati, come America ed Italia, da cui derivano le mosse che sbriciolerebbero ogni problema del mondo. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




I libri, la massa e l’evoluzione oltre alla ricchezza imprenditoriale

Il problema che affligge il mondo editoriale e’ condensabile nell’icona di una donna pingue nell’atto di leggere, sia per cio’ che attiene le sue cause che il suo rilancio: la lettura di libri deve essere politicamente e industrialmente portata fuori dalla coltre di “perdenza”; ovvero va valorizzato il prodotto librario come consumo di massa da un lato-e per massa si intende il guadagno dovuto alla massa-dall’altro, siccome quest’immagine mostra la massa tendenzialmente sovrappeso di oggi-palese e’ l’esigenza che va sopratutto promossa un’immagine del consumo editoriale antitetica alla “perdenza” attribuita ai soggetti non esteticamente allettanti ed economicamente fortunati. Da qui un ripensamento dei modelli di consumo intelligenti sarebbe opportuno affinche’ essi abbracciassero la massa, inizialmente spiegando la attrattivita’ del libro da parte dei soggetti esteticamente piacevoli, infine promuovendo la stessa associazione di libro con i personaggi facoltosi fino a quelli con inferiori risorse economiche ed esteticita’ che compongono la massa. E tale processo non urge ai fini del mero marketing bensi’ per la evoluzione massificata, la quale e’ l’unico nonche’ ultimo, volano di sviluppo economico e benessere sociale. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




I vizi capitali da gestire e capire

La società’ odierna e’ corroborata, nelle sue dinamiche degenerative, alla scarsita’ di gestione dei vizi capitali. Qui dunque il discorso sfora nella religiosità’ nonche’ nell’importanza vitale della deontologia ai fini del benessere.

Nonostante si sta immersi in piena era secolarizzata, se si indaga sulle cause del malessere sociale, si approda a questioni quasi banali come l’obesita’, la poverta’, la violenza, l’incapacita’.

Eppure con l’enunciazione di questi quattro punti nodali si sfocia in quattro peccati o vizi capitali che si voglia: ossia il peccato di gola, la avarizia, la lussuria, l’ira. I vizi capitali erano interpretati, in base a queste definizioni suscritte, in modo leggermente diverso da ora, allorche’ per peccato di gola si definiva l’ingordigia non solo a tavola, ma anche nel resto delle faccende. La smania odierna, dunque, a volere sempre di piu’, e’ uno dei vizi capitali che provocano dolore verso coloro che possiedono tale vizio-di gola-e coloro che vengono deprivati sempre di piu’ da tale fattispecie di peccatori. Dunque l’incapacita’ di gestire la voglia di sempre maggiori averi, procura danni multipli se si capisce l’impossibilita’ di ottenere sempre piu’, che pero’ con una buona gestione procurerebbe e lo fa gia’, maggior bene dal punto di vista evolutivo. Insomma gestire la gola diviene salvifico dal punto di vista altro rispetto a quello culinario-estetico, ma anche e forse maggiormente, dal punto di vista della salute e del benessere.

L’obesita’ in molteplici situazioni diviene mero lascito di un vizio gastronomico che scambia il benessere da ingozzamento con quello mentale. Pleonastico dichiarare dunque il contrario, giacche’ l’estetica ne risente dopo aver illuso se stessi di star meglio trangugiando il dispiacere con un pregevole dolce o pezzo di pane. Eppure la societa’ e’ manovrata da interessi economici che spingono al consumo indefesso di articoli culinari che finiscono per creare dipendenza, assuefazione, obesita’ e malattie, in seguito a insoddisfazione e dispiacere estetici.

Gestire i vizi capitali come quello di gola e’ un’atto teleologico all’autoconservazione, parimenti al superamento dell’ira, che domina moltitudini di persone affette da istinti violenti, omicidi sovente messi in atto. Al di la’ delle conseguenze letali per il prossimo e per se stessi, il peccato di ira sfocia in quello che definisco in peccato di “incapacità”, ovvero nell’infingardaggine o pigrizia. Che venga prima o dopo, non gestire in modo utile il vizio capitale della indolenza, crea malessere sociale fino alla depressione, perche’ frena la capacita’ di iniziativa verso azioni costruttive, aggiornamento se si e’ in tarda eta’, conoscenze e attivita’ migliorative per l’individuo. Dopo parlare di poverta’ lo ho definito peccato di invidia, il che e’ un vizio capitale che alimenta l’invidia, che corrisponde, nella dottrina cattolica, in infelicita’ verso la felicita’ altrui. Premesso che la felicita’ altrui o nostra non esiste, se si versa in una situazione apparentemente non buona si tende a pensare che coloro che reputiamo stiano meglio, vadano limitati o fatti fallire. Questo peccato mortale caratterizza la maggioranza delle vili e deviate azioni che frantumano il benessere sociale. Questo vale per il povero che invidia il ricco o viceversa se il povero possiede il cuore della donna che desidera il ricco. Ma l’invidia che e’ poverta’ economica o spirituale, bastona il benessere collettivo maggiormente rispetto agli altri vizi capitali, per cui va gestita ai fini del benessere con la pratica della spiritualita’. Essa consiste nella pratica religiosa atta a comprendere la relativita’ della felicita’ altrui, e tutti gli altri peccati capitali vanno gestiti con la pratica della spiritualita’/religiosita’ anche perche’ tutto e tutti sono interconnessi; siccome nessuno e’ esente da felicita’ o infelicita’, la gestione dei peccati capitali riesce ad evitare o interrompere al momento opportuno, il rischio risico che caratterizza il creato, nelle piccole e grandi cose: siccome tutto si riflette su tutto, bisogna scongiurare il periglio che ancora piu’ negativita’ rispetto ad ora, si rifletta sul mondo, a causa dell’attuale incapacita’ di gestire i vizi capitali… Quadro su tela di Sabo art; dimensioni 80×60, 500€, disponibile alla sezione shop di questo sito e sul marketplace della pagina Francesco Tondo




Disabilita’ e normodotati: capirsi e potenziarsi

Il benessere delle persone comuni passa oggi, attraverso la comprensione delle effettive problematiche che assediano le persone disabili, o peggio quelle invalide.

La compenetrazione dei normodotati, ovvero della maggioranza dei popoli, nei corpi, stati d’animo, menti dei disabili, servirebbe a ridargli slancio, ai normodotati, relativizzando quelli che per i normodotati, sono percepiti come problemi. Ebbene le tossine che il mero movimento sprigiona per coloro che possono muoversi abilmente, sono di per sè un volano di benessere insospettabile per chi invece, si sente asserragliato da muri di incomprensione, ostilità, indigenza e difficoltà. Di queste tossine i disabili non dispongono a causa della propria immobilità o ipomobilità, a seconda dei casi. Ciò nonostante pletore di disabili sono felici o sereni mediante un’opera inconscia di distacco dalle problematiche meno gravi, e a volte anche più gravi.

Il distacco coincide con la relativizzazione dei problemi irreali, e la focalizzazione, operata dai disabili felici o da quelli sereni, sui temi essenziali, vitali, importanti, che esulano dalla fatuità, dalla cristallizzazione sull’inessenziale come il successo, il potere, la potenza virile intese come lo scambio frequente di donne, o i litigi e le esecrazioni con gli altri, e degli altri.

Invece nell’albo delle persone senza problemi fisici o mentali, le barriere sono erte dalla propria mente, in base a percezioni surrettizie del fatuo, inteso come vitale; il che è solo uno scherzo della mente da parte di cervelli che non devono fronteggiare difficoltà iperboliche. Eppure quando un normodotato sente un malessere, un dispiacere, basta che esca e corra e si distacchi dunque fisicamente da esso, per sentirsi meglio. Una sensazione di benessere, questa, dettata dal rilascio di tossine che scaturisce da un corpo in attività, il che indirettamente e senza accorgersene i normodotati, dona relativo benessere, e serenità. Ecco dunque che la compenetrazione anche parziale nelle dinamiche endogene ai disabili, può ridare slancio ai normodotati, rinvigoriti dalla loro possibilità di secernere endorfine con il movimento, e relativizzare i problemi, alla stregua di come fanno i disabili, capendo che i disabili felici sanno che la vita in sè, è fonte di serenità e benessere in quanto vita, anche in assenza di endorfine. Il che va interiorizzato da parte dei normodotati, i quali in aggiunta alle endorfine, possono disporre di questo parziale relativismo dei problemi, focalizzando mente e morale, attorno ai fulcri della vita, che non rispecchiano le fatuità, le inezie percepite come problemi, da chi effettivamente, non ha problemi. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Master of sex

Pensavo fosse un film la profonda ed intelligente serie televisiva “Master of sex”. Con una narrazione scientifica e fisica infatti, si narra in Master of sex, dello studio pratico e scientifico per scoprire il sesso ed i trucchi per renderlo piacevole, nell’America degli anni cinquanta e sessanta. Una trama che gravita attorno a figure sanitarie come lo scienziato ricercatore e la psicologa madre single, i quali agiscono in sintonia con un’aiutante dello studio, una prostituta come fonte di conoscenza ed approfondimento. Insomma l’arte che diviene sesso allorche’ lo maschera come esperimento, in cui ci sono continuative sedute di sesso tra gli scienziati, con tanto di taccuini per annotare i picchi di piacere, cio’ che lo limita, e poi i rapporti conougali reali. Difatti nelle proprie magioni, dopo il lavoro, ognuno reincontra il coniuge, che giocoforza risente in modo indiretto o diretto, della scienza frammista al sesso. Colpisce l’omosessualita’ da sempre occulta di un importante rettore universitario, che non pratica sesso con la moglie da quasi un lustro, ne’ si rammarica o si interroga in merito ai tradimenti da parte della moglie. Poi gli studenti omosessuali e ancora la moglie radiosa, seducente dello scienziato fedifrago che viene trascurata e ne soffre, dal marito sempre trafelato dopo il “sesso da esperimento” con la psicologa. E di certo un’ opera cinematografica o artistica che affronta apertamente l’argomento del clitoride e del piacere sessuale della donna, e’ mirabile oltre che ancora oggi bislacca, seppur basata su fatti e personaggi reali. Bello ed importante il fatto storico che e’ sfato foriero di conoscenza sessuale oggi davvero benefica; infine l’importanza del sesso nello scardinare la vita privata di coloro che lo praticano per scopi scientifici o professionali. Eppure lapalissiana appare in questa serie terminata nel 2016, la questione dell’omerta’ e della ipocrisia della societa’, che regge il proprio benessere reale sul sesso anziche’ sulle apparenze.

Telefilm storico, scientifico, relazionale, Masters of sex dipinge la bellezza inferiore alla sensualita’ ai fini dell’attrazione, con la deduzione che la seconda e’ potenziata proprio dalla pratica e dalla conoscenza sessuale. Emblematico in tal senso, il caso della psicologa compagna di sperimentazioni sessuali con il medico scienziato, la quale offusca la bellezza superiore della moglie del suo collega, proprio per mezzo della sua capacita’ e disponibilita’ nel ricercare e dare piacere al suo compagno ed a lei, dal punto di vista sessuale.




Modelli e antimodelli dei media

In questa spirale culturale degradante le genti idealizzano e prendono a modelli personaggi che enfatizzano comportamenti, azioni ed abitudini sovente non virtuosi: ci sono atteggiamenti zotici o cinici che esaltano le folle, forieri di quattrini nelle tasche di tali modelli surrettizi. Modelli che predicano la centralita’ del potere economico, politico, estetico, fisico, ai fini di un benessere spacciato come unico, salvifico, alla stregua di un elisir di lunga vita.

Oggi e’ stata attuata una palingenesi culturale per mezzo dei media e dei super poteri finanziari, che confonde la popolazione focalizzando il successo e la felicita’ su forme di arricchimento e potere fini a se stessi. Codeste forme di arricchimento e potere, tuttavia, combaciano su un tipo di successo in fondo scevro di benessere; giacche’ deriva tutto da metodi di lavoro e vita non fondati sul sublime, sull’arte, sul bello, su cio’ che concretizza l’evoluzione e la pienezza spirituale, culturale e mentale. Eppure i modelli che sono riusciti a far fortuna con un tipo di prodotti consoni al sublime, sono sporadici, molto meno ricchi dei loro piu’ illustri modelli, piu’ soddisfatti intimamente di quest’ultimi, ma poco encomiati e propagandati dai media e dalle mode.

Infine dunque ci si ritrova per lo piu’ spaesati, fatui, trafelati e inappagati, per la stragrande maggioranza di “seguitori sociali” che non sanno nemmeno piu’ cosa sperare per sentirsi felici, giacche’ i modelli malsani minuziosamente promossi in modo aggregato e strutturato, non donano slanci interiori tali, da rendere le masse felici e slanciate verso il sublime e la virtu’, oltre che verso la sobrieta’, l’eleganza e la fratellanza umana…Maglietta donna artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, dipinta e disegnata manualmente casual chic; 30€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Grandi pittori moderni

Le correnti di pensiero, come ogni movimento, di massa, sminuiscono ed offuscano la pluralità di soggetti, eventi, fenomeni che meritano menzione. Nel caso dell’arte italiana, poco si parla in merito ad una moderna pittrice, deceduta nel 1994, che si è vista apprezzata in ogni parte del mondo, e tutt’ora viene esposta a Tallin come Hollywood, pur essendo nata e cresciuta professionalmente, nella città di Genova. Adelina Zandrino ha espresso un precoce talento artistico e si è cimentata nella composizione di illustrazioni e insiemi di oggetti oltre che su quadri, dopo aver esposto in ogni maggiore manifestazione artistica italiana. Una grande perizia cromatica ne contraddistingue la figura religiosa imponente, dove per mezzo della quale si è espressa in molte raffigurazioni inneggianti il legame materno di Gesù e della Madonna, attraverso la riproduzioni di immagini in cui la bellezza e l’esteticità riprendono i canoni attuali di bellezza longilinea; sia nella Madonna che nel bambino, ma senza mai dissacrare la forte religiosita’ del legame che li unisce come in un quadro distopico. Gli angeli rappresentati, hanno con sè fulgide trombe di celebrazione gaudiosa, con un sottofondo di luce vivida e rasserenante, alla stregua dei migliori artisti.

Mi colpisce di Zandrino, la sua modernità anticipatrice alla stessa stregua della sua abilità nel plasmare la figura di nudo classica, sui parametri oggi adottati quali bellezza, senza indulgere nell’anoressia e nella depilazione pubica; e senza nemmeno sforare nella malizia o nella pornografia: mediante un tanto in voga “vedo non vedo”, la donna rappresentata mantiene lo sguardo fisso sul visitatore senza vergogna, ma pregna di sensualità pur mostrando appena un seno, i capelli rossi e la pelle nivea, antistante un tavolino in legno ben coniugato con i fiori sgargianti che vi si appoggiano. Poi la collana spessa non di oro pacchiano che sembra discendere dai capelli in una treccia discreta ed elegante. Il che si aggancia nella giovanile e virginale sensualità di un nudo che pur in carne, sa allietare i gusti giovanili che poggiano sui dogmi inveterati dell’anoressia da sfilata.

Questo il dipinto che più mi ha colpito della magnifica e non tanto encomiata artista, la quale coniuga non solo la modernità estetica ma anche la cromia luminescente attuale, con i chiaroscuri intramontabili, di suoi antecedenti, e più illustri, creativi. Quadro su tela di Sabo art; dimensioni 80×60, 500€, disponibile alla sezione shop di questo sito e sul marketplace della pagina Francesco Tondo




Nuove e sconosciute prospettive di crescita

L’uomo e’ il portato di un connubio di elementi che determinano i problemi o i vantaggi della societa’, ma se si analizzano le peggiori dinamiche di quest’ultima, si evince quanto l’ignoranza mischiata ai fattori universali provochi degradazione; nel caso del terrorismo l’elemento buono, universale come la religione fuso con l’ignoranza, sfocia in terrorismo; lo stesso connubio dell’ignoranza determina tirannia, disordine, corruzione e poverta’ allorche’ l’elemento “universale” con cui si interfaccia e’ rispettivamente: potere, liberta’, denaro e poverta’. Da qui l’inconfutabilita’ del fatto che l’istruzione ben diffusa e’ lo scopo centrale di ogni buon manager, al fine di risolvere problemi oggi appositamente irrimediabili. Infatti istruirsi per bene e’ faticoso, economicamente restrittivo in quanto si sottrae tempo per il lavoro remunerato, infine e’ costoso. C’e’ un enorme giro d’affari a gravitare sul settore dell’istruzione e della formazione, caratteristiche che spettano in prima istanza allo stato per l’istruzione, ed alla imprese sostenute a loro volta dallo stato riguardo la formazione. Ora la chiave di volta per impregnare la societa’ di un sistema di istruzione stratificato ed atto a risolvere i drammi del mondo, si incardina sul rilancio del modello di sviluppo dello stato a sostegno dell’impresa, e prioritariamente della società. Infatti l’atto di istruirsi e’ innaturale rispetto alla struttura individuale umana, ma sempre piu’ necessario per cessare conflitti sociali e internazionali. Infine sviluppare modelli di accompagnamento pubblico all’istruzione interiorizzata fino all’ottenimento del risultato desiderato, diventa salvifico per la stabilita’ individuale, fino allo sviluppo economico nazionale. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Sovranita’ emotiva e benessere

La Sovranità’ emotiva e’ una conseguenza di quella monetaria per cui il lascito di Yogananda diventa illuminante nell’ambito di: Neoliberismo,Religione mercato/speculazione,Inimicizia promossa dalla scuola; infine la Scintilla divina umana da ricercare e slatentizzare sottoforma di pienezza e stabilita’ dell’essere si avvalora come arma intima individuale al degrado attuale. Queste ultime, ossia pienezza e stabilita’, derivano dalla coltivazione dell’ umanità’, della virtu’ dell’ amicizia e con insegnamenti vedici e cristiani.

L’Iperconcorrenza cosi’ in vogave matrice di asimmetrie contemporanee, e’ causata dalla privatizzazione delle banche centrali per mezzo della moneta a debito afferente al Controllo mondiale di Rotchchild e Rockfeller come soggetti anticomunitari, secondo la definizione del santo indiano Yogananda.

L’Instabilità’ sociale e’ il portato di pensieri negativi patologici partoriti da poverta’, moneta a debito e religione neoliberista appunto anticomunitaria.

Il Controllo globale degli organi mediatici piu’ influenti rappresenta un volano per l’ antocomunitarismo e la mentalita’ neoliberista.

L’ Economia studiata oggi e’ solo neoliberista in antitesi a quella orientale di Yogananda che e’ comunitaria e matrice di serenita’ e controllo emotivo di pensieri malefici da inimicizia, giudizio altrui, conformismo e omogeneizzazione nonche’ fucina di degradazione o immobilismo evolutivo. Il Debito pubblico italiano stesso, a questo punto, e’ illegale perche’ contratto non nell’interesse del popolo come prescrive la costituzione italiana, bensi’ per quello dei soggetti cui sono servitori i governanti e i politici. La Costituzione italiana per contro, promuove la cooperazione in antitesi alla competizione e esecra la speculazione nonche’ il pareggio di bilancio. Infine inquadra il lavoro come realizzazione individuale anziche’ schiavitu’, in assonanza con la logica e le parabole di Yogananda. Oggi i giudici sono economisti che obbediscono alle leggi anticostituzionali in essere, per cui vanno edotti sui principi monetari e costituzionali da difendere, con il sostegno di un popolo consapevole ed istruito; siccome tuttavia il popolo oggi e’ ignorante dunque incapace di autodeterminarsi, obbediente e trafelato, vanno istituiti organi pubblici di istruzione generale che diffondano i principi costituzionali. Al tempo odierno infatti,perfino la scuola e’ stata orbata della virtu’ a causa dell’insegnamento anticostituzionale fondato sul’ipercompetitivita’ e l’inimicizia imposto ed infiltrato in essa, ed in quasi tutti gli ambiti. Ecco il motivo che comporta una degenerazione globale, che spinge a dare il peggio di se’, anziche’ il meglio, al fine di migliorare il mondo circostante e rafforzare il benessere intimo generale. Da qui infiammazioni e malori interni che sfociano, alla lunga, in cancri e gesti nefandi. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.




Il benessere nascosto

Il trittico immondizia-non utilizzo librario-smania di disfarsi dell’usato o del vecchio-consiste in una masochistica andatura della maggioranza dei cittadini italiani, in special modo di coloro che vivono in contesti metropolitani. Il fatto che oggi gli oggetti antiquati come i libri fuori moda siano da accantonare o buttare, sovente nella spazzatura, e’ una ganascia al benessere intimo che ognuno inesorabilmente cerca, anche incosapevolmente. Difatti la spirale di produzione di immondizia per liberare se stessi ed il proprio ambiente da elementi percepiti inutili o arcaici, produce un senso di instabilita’ e frenesia da insoddisfazione costante, causata anche e sopratutto dalla mancata o insufficiente abitudine alla lettura. E’ proprio quest’ultima che attaversa ingenti limitazioni in Italia, foriere di senso di instabilita’ e sregolatezza rinvigorite proprio dalla sindrome da produzione di immondizia e da quella di mancato rispetto della regola della lettura.

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Il circolo vizioso spazzatura-non lettura libraria continua,-spaesamento verso il “vecchio”- persevera nel fare da freno alla serenita’ individuale ed alla accettazione pacifica del sistema di economia circolare. Un’economia fondata sul riutilizzo e sulla trasformazione continua dei rifiuti in oggetti di diverso utilizzo che, come i libri nuovi e antidiluviani, non scadono mai nell’obsolescenza, coniugando pertanto il senso di quietitudine, benessere e regolatezza cui necessitano gli individui in chiave di benessere individuale.

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