Scienza e conflitti d’interesse

Il professor Carminiti scrive:”

NON DITEMI DI CREDERE ALLA SCIENZA…!
L’anno scorso ho perso uno dei miei più cari amici d’infanzia, il prof Girolamo Garreffa (Gino), fisico nucleare all’Università La Sapienza, noto agli ambienti accademici di tutto il mondo, specializzato in neuroscienze, ricercatore appassionato, stretto collaboratore di Antonino Zichichi. Spesso capitava che Gino si trovasse a fare lunghi tratti in macchina, di notte, allora mi chiamava, e magari succedeva che anch’io stessi viaggiando in macchina, da solo: così parlavamo per ore, ci facevamo compagnia lungo le centinaia di chilometri di asfalto, lontani ma vicini grazie al cellulare. Di cosa parlavamo? Un po’ di tutto, ma per la maggior parte i discorsi erano incentrati sulla scienza; anche perché io, affamato di ‘sapere’, gli facevo le domande e lui si compiaceva nel raccontarmi gli sviluppi delle sue ricerche. Mi spiegava le neuroscienze in modo talmente semplice che anche un bambino avrebbe capito. Era affascinante apprendere da lui tante cose, per me che non ho studiato medicina; ad esempio, che i neuroni hanno bisogno degli ‘astrociti’ per essere alimentati e difesi; e Gino mi spiegava che gli astrociti hanno ben altre funzioni e che gli studi sugli astrociti avrebbero portato a fare enormi passi avanti nella cura e nella prevenzione di malattie neurovegetative.
Gino se ne andato verso la fine della primavera, aveva quasi dieci anni meno di me, il mondo ha perso uno dei suoi più brillanti scienziati, ed io ho perso uno dei miei principali ‘consiglieri’!
Sì, ‘consiglieri’, perchè se Gino fosse ancora vivo gli chiederei se devo vaccinarmi contro il covid oppure no. E se Gino mi avesse detto ‘Franco, vaccinati’, io lo avrei fatto!
Perchè io non credo nella scienza, ma credo negli scienziati, quelli bravi e, innanzitutto, quelli ‘onesti’.
Perchè dovrei ‘fidarmi della scienza’ tout court? Forse ché gli scienziati hanno sempre operato a favore dell’umanità? Schrader, Ambros, Gerhard Ritter e von der Linde erano scienziati, cosa hanno lasciato in eredità al mondo? Il più micidiale gas nervino, il ‘sarin’. Anche il prof Louis Fieser era uno scienziato, e mescolando l’acido palmitico con l’acido naftenico scoprì una sostanza molto utile agli americani nella guerra del Vietnam: il “napalm”. Leo Szilárd, Edward Teller, Eugene Wigner, e con loro Enrico Fermi erano scienziati e studiavano la fissione nucleare, e fin qua… Fu Fermi che, a quanto pare, convinse Einstein a scrivere una lettera al presidente Roosevelt segnalandogli che c’era la possibilità di costruire una bomba terrificante: la ‘bomba atomica’. Ed erano scienziati quelli che nel Block 46 a Buchenwald vaccinavano i deportati, facendo esperimenti su cavie umane nel tentativo di trovare un vaccino contro il tifo petecchiale… Anche lì c’era un ‘virologo’ che ordinava e i ‘figliuoli’ in divisa eseguivano. Anche il dottor Mengele, era scienziato. E che dire di Cesare Lombroso? Anche lui era un medico e accademico, ed aveva le sue certezze scientifiche, secondo le quali io, che sono nato in Calabria, sarei ‘criminale per nascita’.
Mi sembra di essere stato abbastanza chiaro sul mio concetto che la scienza può essere buona o cattiva, a seconda degli scienziati che la rappresentano e dei governi che se ne approfittano! I governi hanno sempre ‘utilizzato’ gli scienziati, non dimentichiamo le ‘macchine da guerra’ di Leonardo da Vinci, e gli specchi ustori del grande Archimede. Sì, il potere utilizza gli scienziati che si lasciano ‘comprare’ e uccide coloro che contrastano con gli interessi dei potenti. La misera fine di Nikola Tesla, è un esempio per tutti (per non parlare di Majorana).
N.B.: ultimamente siamo portati a considerare scienziati tutti coloro che hanno a che vedere con ‘qualcosa’ di scientifico. Ma il professore di virologia non per forza è un virologo. Il professore di fisica nucleare potrà spiegare perfettamente ai suoi allievi la fisica, ma ciò non fa di lui uno scienziato. Il professore di filosofia non vuol dire che sia un filosofo.
Così come non basta essere il miglior professore di letteratura all’università per essere…un poeta!”
(Nella foto il compianto prof. Girolamo Garreffa, lui sì un ‘vero’ scienziato!).(cravatte artigianali con nodo fisso e chiusura a gancio nello shop di francescopaolotondo.comhttps://www.francescopaolotondo.com/categoria-prodotto/cravatte/




Napoli  spinge per l’impresa sociale

Dal palco dell’Auditorium Salvo D’Acquisto Giuseppe Gambi, con Valentina de Nigris e Silvana Geirola, si dà inizio al varo dell’ARCA DELLE EMOZIONI.

Si susseguono nei loro interventi canori gli artisti Antonio Sarnelli de Silva, Genny Nugnes, Marika Cecere, Carlo Mey Famularo e musicali con la violinista Daniela Trionfante. Tra gli invitati sul palco il console Giuseppe Gambardella che presenta un video sul valore dell’impresa sociale; Lucia Oreto, che improvvisa un duetto con Gambi; il Rettore AUGE prof. Giuseppe Catapano e Vittorio Adelfi per l’Ass. Nobili della Corona. Riaprire le Chiese e gli edifici storici per creare lavoro e turismo: esordisce il giornalista Pietro Funaro, premiato dall’arch. Antonello Amaddeo. Aldo Cuomo ritira i premi TELETHON anche per Patrizio Oliva e Antonio Carannante e invita alla pratica sportiva per la salute e il benessere psichico. Luigi d’Angelo, Antonella Piedimonte, Nunzia Sannino ritirano i premi per le relative composizioni poetiche vincitrici del concorso poesia indetto dalla ONLUS ALLA FOCE DEL SEBETO e ANGELI DELLA MUSICA; per favorire la rinascita culturale e sostenere nuovi talenti musicali. Si sta lavorando indefessamente al fine di dare regolarita’ a questo nuovo tipo di spettacoli, di matrice consorziata, con pubblico trasversale, un rinnovato ruolo che vede il ritorno del settore pubblico in certo qual modo ai gangli dello sviluppo, di produzioni artistiche, sociali, culturali: ed in vista di mere iniziative commerciali ed industriali.(cravatte artigianali con nodo fisso e chiusura a gancio nello shop di francescopaolotondo.com https://www.francescopaolotondo.com/categoria-prodotto/cravatte/https://www.francescopaolotondo.com/categoria-prodotto/cravatte/

Si registrano, nel capoluogo campano, fermenti misti di esortazioni privatistiche sul comparto comunale e regionale rintuzzate prima da de Magistris ed oggi da Clemente; ma anche propulsioni di consorzi professionali, cittadini e commerciali, che pressano il comune di Napoli per l’affidamento di aree da qualificare, a canone vantaggioso, inutilizzate, per avviare produzioni ecnomiche variegate. Nello spettacolo organizzato dalla professoressa Geirola, si riscontra un connubio di arte, commercio, spazi pubblicitari per le aziende e semigratuita’ per il pubblico, nonche’ gratuita’ per gli inserzionisti.

Si ringraziano coloro che, dietro le quinte dello spettacolo musicale, hanno sostenuto il peso dell’organizzazione strumentale e degli ingressi secondo le attuali normative: Vincenzo Assanti, Salvatore Colaceci, Antonio Cernicchiara, Renato Gaudiosi, Gianfranco Bellissimo, Salvatore Tarantino, Franco Tenuta. Riprese video di Davide Guida per DGPhotoArt.

SPETTACOLO DEL 19 Novembre 2021




Napoli rilancia lo spettacolo e Telethon

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Dal palco dell’Auditorium Salvo D’Acquisto Giuseppe Gambi, con Valentina de Nigris e Silvana Geirola, dà inizio al varo dell’ARCA DELLE EMOZIONI.

Si susseguono nei loro interventi canori gli artisti Antonio Sarnelli de Silva, Genny Nugnes, Marika Cecere, Carlo Mey Famularo e musicali con la violinista Daniela Trionfante. Tra gli invitati sul palco il console Giuseppe Gambardella che presenta un video sul valore dell’impresa sociale; Lucia Oreto, che improvvisa un duetto con Gambi; il Rettore AUGE prof. Giuseppe Catapano e Vittorio Adelfi per l’Ass. Nobili della Corona. Riaprire le Chiese e gli edifici storici per creare lavoro e turismo: esordisce il giornalista Pietro Funaro, premiato dall’arch. Antonello Amaddeo. Aldo Cuomo ritira i premi TELETHON anche per Patrizio Oliva e Antonio Carannante e invita alla pratica sportiva per la salute e il benessere psichico. Luigi d’Angelo, Antonella Piedimonte, Nunzia Sannino ritirano i premi per le relative composizioni poetiche vincitrici del concorso poesia indetto dalla ONLUS ALLA FOCE DEL SEBETO e ANGELI DELLA MUSICA per favorire la rinascita culturale e sostenere nuovi talenti musicali.

Si ringraziano coloro che, dietro le quinte dello spettacolo musicale, hanno sostenuto il peso dell’organizzazione strumentale e degli ingressi secondo le attuali normative: Vincenzo Assanti, Salvatore Colaceci, Antonio Cernicchiara, Renato Gaudiosi, Gianfranco Bellissimo, Salvatore Tarantino, Franco Tenuta. Riprese video di Davide Guida per DGPhotoArt.

SPETTACOLO DEL 19 Novembre 2021

Prof.ssa Silvana Geirola




Telesorveglianza: a Giugliano il sindaco si celebra

Un altro obiettivo raggiunto senza enfasi e senza chiacchiere perché questa amministrazione si caratterizza per gli obiettivi raggiunti. C’è ancora tantissimo da fare perché abbiamo ereditato una situazione di sfascio e ne siamo ben consapevoli; ma tappa dopo tappa, come spesso ripeto, riusciremo a consegnare a fine mandato ai cittadini una città migliore di quella che abbiamo ereditato. È finalmente attivo un sistema efficiente di videosorveglianza su tutto il territorio. 255 telecamere attive collegate alla Centrale Operativa della Polizia Municipale, oltre che a Polizia di Stato e Carabinieri. In parte è un progetto che viene da lontano ma nessuno ha mai scritto che al nostro insediamento fosse incompleto e di fatto impantanato. Tutto spento.

Prima con la Comandante Petrillo, poi con il Comandante Maiello, siamo riusciti a mettere il sistema finanziato dalla Regione Campania in funzione, utilizzando inoltre ulteriori telecamere ottenute dalla mia amministrazione nel corso dei primi mesi di nuovo corso grazie a Prefettura e Ministero della Transizione Ecologica.

Grazie a questa amministrazione, in un anno di governo, Giugliano può finalmente vantare un avanzato sistema di videosorveglianza. Sicuramente da solo non basta a risolvere tutti i problemi di sicurezza e legati agli scarichi abusivi. Ma come ci è stato riconosciuto da più parti, finalmente c’è un’amministrazione che svolge la parte di competenza.(cravatte artigianali con nodo fisso e chiusura a gancio disponibili nello shop di francescopaolotondo.com

Sui grandi temi chiediamo e abbiamo chiesto aiuto a Regione e Governo ma consapevoli di un’efficienza della giunta comunale dimostrata dai fatti, nonostante la complessità di un territorio da troppi anni mal governato. Non voglio meriti, i meriti si possono pure nascondere ma i fatti sono chiari: al nostro insediamento abbiamo trovato la centrale operativa spenta da anni e un sistema di videosorveglianza di fatto non attivo. Oggi, al contrario, la Centrale è stata attivata e controlla ben 255 telecamere funzionanti nei punti “caldi” della città. Un altro obiettivo raggiunto in appena 12 mesi di nuovo corso. Ci rimbocchiamo le maniche e continuiamo a lavorare. Coi fatti, con impegno e non con le chiacchiere.

Alla luce della folta presenza di rapine e boicottaggi al sistema fogniario durante l’estate, rincuora vedere un atto di questo tipo, che fa ben sperare la cittadinanza e la politica. Anche se non va assolutamente occultata la mancanza di un sistema tecnologico che inibisca il flegore, presso Varcaturo limitrofa a Giugliano, di una grande infrastruttura fognaria denunciato da circa vent’anni e piu’. In tale temporeggiamento gli immobili e i cittadini vicino a questo collettore fognario subiscono un depezzamento ed un abbandono eclatanti da un lato, e malattie croniche e malessere in molti casi, dall’altro




Ztl: stato vs disabili

Si registra a Napoli ed Ischia, nella prima da poco tempo e nella seconda da alcuni anni, un incremento di verbali salati ai danni dei cittadini con disabilita’: ieri stava per essere multato in zona esclusiva del Vomero, un giovane che aveva parcheggiato l’auto in ztl ad onta della sua disabilita’ totale, del permesso di parcheggio, della registrazione della targa per il transito nelle zone a traffico limitato. Ad Ischia invece i disabili vengono multati ovunque, su striscie gialle e bianche, purche’ non paghino circa trenta euro mensili di parcheggio cittadino che elude ogni tipo di permesso di sosta.

Il fatto che contraddistingue in modo negativo Napoli relativamente il trattamento ai disabili, risulta il diniego nella sosta in ztl che ne vanifica il permesso di transito. Inoltre il mancato rispetto costante delle regole di sosta, a seconda dello zelo dei vigili e comandanti i quali scaricano sui disabili l’onere del debito comunale che reclama il possesso di sempre nuove risorse a fronte di servizi progressivamente scadenti e tasse crescenti. A cio’ va aggiunto l’obbligo neoimmesso per i disabili, di pagare la sosta in variegate aree delimitate da strisce blu nonche’ il rinnovo dei contrassegni ogni lustro a prescindere dal recupero o dalla condizione del disabile. Se poi inoltre si allude alla mancata integrazione dei dati sui disabili in ogni comune italiano, si deduce il nocumento per ogni persona con deficit qualora si trovasse per cure o svago fuori citta’ e penetrasse aree impedite al transito collettivo.

Risale alla scorsa settimana la denuncia ad Adfnews.it di un cittadino disabile italiano ma non di Roma che era obbligato ad entrare in ztl della Capitale per un servizio inderogabile: egli ha tentato per tutto l’arco della giornata e del giorno successivo, di registrare la propria targa al fine di ottenere il permesso di transito nel centro di Roma; tuttavia si e’ scontrato contro un guasto prolungato dei terminali Atac, che in tal guisa si accomunano a quelli dei servizi di mobilita’ di Napoli. Alla fine la persona disabile in questione non ha ancora ottenuto la registrazione della propria targa per quel di Roma, ed a prescindere da tutto fra cinque anni dovra’ avviare nuovamente la procedura di registrazione della sua targa automobilistica per Roma e per la citta’ in cui abita.




Attacco a Pino Aprile

UN ATTACCO AL MOVIMENTO. DALL’INTERNO
(nel frattempo ci confermano che il documento che sta girando su chat e pagine ha come obiettivo l’uscita dal movimento dei firmatari).
di Pino Aprile*
Un testo pieno di falsità, verità deformate e mirante a spaccare il Movimento vien fatto circolare fra iscritti e simpatizzanti, a cura delle stesse persone fra cui ci sono, probabilmente, gli autori del manifesto contro di me che fu diffuso clandestinamente mesi fa; ma del quale, quando venne scoperto, nessuno ebbe il coraggio di assumersi la paternità.
La volgarità dell’azione e dei contenuti è tale che posso solo prendere nota dei firmatari ed escluderli da ogni tipo di rapporto personale, dolendomi di aver purtroppo avuto a che fare con loro.
Quanto alla reazione non personale: deciderò cosa fare solo dopo aver valutato la reazione del Movimento. Di certo, non posso condividere nulla con chi non si senta offeso da questi metodi e non ne veda la volontà distruttiva ai danni del Movimento. Da mesi gran parte di queste persone (che, come tutti noi, nessuno ha votato, ma che avevano approvato una norma secondo cui potevano restare dirigenti senza essere eletti), attaccano pubblicamente tutte le scelte del Movimento, sino a schierarsi con i suoi avversari politici.
Il loro disegno, per me, è chiaro. Da parte di chi non è stato in grado di produrre una sola azione politica degna di questo nome, ma solo guerre intestine, è stata osteggiata e sabotata l’azione del Movimento in Calabria (parteggiando per gli avversari); e questa nuova mossa arriva alle spalle di chi è impegnato in una campagna elettorale a Napoli e a Bologna. La mia lettura politica della faccenda è ormai confermata dai fatti: il Movimento dà fastidio, e qualcuno deve fare in modo di fermarlo (e spero che ora apra gli occhi chi è coinvolto in modo non pienamente consapevole in questa opera). Mi sembra ormai fuor di dubbio: chi non fa, cerca di impedire che altri facciano; e se qualcuno comunque fa, si distrugga.
La risposta politica però, non può essere la mia, deve darla il Movimento.
Ognuno faccia le sue scelte. Da quelle, farò derivare la mia. E la comunicherò al Direttivo convocato per il 12 a Napoli e che, com’è evidente, si vuole sabotare.
*Presidente M24A-ET




In Germania Applicazioni genetiche virtuose


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Non solo potrebbe rilevare le mutazioni dei tumori, ma anche quelle dei virus come il SarsCov2, o le spie della resistenza agli antibiotici: sono tante le possibili applicazoni della nuova tecnica di diagnosi basata sulla Crispr, premiata nel 2020 con il Nobel per la Medicina. Descritta sulla rivista Science, la tecnica è stata messa a punto in Germania, dal gruppo del Centro Helmholtz per la ricerca sulle infezioni guidato da Chunlei Jiao, e si basa sulla scoperta di un nuovo messaggero genetico, una sorta di ‘Rna-madre’. 

Come un arciere capace di scoccare piu’ frecce contemporaneamente dal suo arco, il test per la disgnosi chiamato Leonard (Leveraging Engineered tracrRNAs and On-target DNAs for PArallel RNA Detection) è in grado di rilevare in una sola analisi più biomarcatori di una malattia. “Quando si fa l’analisi dei geni o delle varianti, normalmente si procede con un gene o una mutazione alla volta, ma in questo caso è stato messo a punto un metodo più generale, che consente di fare un’analisi simultanea di più mutazioni, geni, virus insieme”, spiega all’ANSA il genetista Giuseppe Novelli, dell’Università di Roma Tor Vergata. 

“Finora si pensava che ci fossero degli Rna specifici per una determinata sequenza, ma con questo studio si è scoperto che tutti hanno origine da una sequenza di Rna-madre, che riconosce contemporaneamente piu’ punti”. 
Con Leopard, precisa Chase Beisel, uno degli autori della ricerca, “siamo riusciti a rilevare frammenti di Rna da nove virus e a differenziare il SarsCov2 e una delle sue varianti nel campione di un paziente”. 

Secondo Olive Kurzai, che ha fornito i campioni del paziente nello studio, “questa tecnologia in futuro potrebbe rivoluzionare la diagnosi medica non solo per le malattie infettive e l’antibiotico-residenza, ma anche per il cancro e le malattie genetiche rare”. 

Il prossimo passo, secondo Novelli, sarà costruire in laboratorio questi Rna-madre “in modo da riprogrammarli e indirizzarli contemporaneamente in piu’ punti di attacco. A differenza della Crispr, questa tecnica non permette però, o almeno non si sa ancora, di correggere il Dna ed essere usata per la terapia genica, ma in futuro potrebbe essere utilizzata per fare analisi multipla di mutazioni nel cancro, oppure nelle infezioni virali dove ci sono molte mutazioni o infezioni multiple da piu’ agenti”. Si auspica a tal punto, che le terapie geniche avveniristiche non enfatizzino il concetto di artificialita’ organica propedeutico a cambiamenti sesquipedali di dna in ottica ipertransumanista. Binariamente si esorta lo stato italiano a finanziare e diffondere infrastrutture mediche pubbliche e privati al fine di massimizzare lo sviluppo di questo settore. https://www.facebook.com/marketplace/item/210286617009465/




Nasce la tv di Trump


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Nonostante l’imperare dei social media la televisione conserva il proprio potere in termini di visibilita’ generale, spostamento del consenso, indirizzamento politico e mezzo di conoscenza essenziale per i prodotti pubblicizzati, lo riporta Marco Gomez direttore del sito “Il fattoquotiano. Su questo solco tutto lascia presagire che si verifichera’ una riaffermazione della televisione ma anche della radio, seppure plasmate nell’universo di Internet annesso di social media.

In America e’ in atto un agone agguerrito tra social e tv ma anche tra fazioni politiche e militari avverse, capeggiato dall’ex presidente Donald Trump, bandito dai principali social media, il quale ha da qualche mese fondato:”Oan”. Quest’ ultimo e’ il suo canale televisivo su scala nazionale e mondiale, per mezzo anche di Telegram, in cui il magnate statunitense promuove una campagna elettorale e mediatica che verrebbe definita “complottista”, dalle testate editoriali classiche. A cio’ Micheal Lindell, imprenditore e seguace di Trump, ha fondato la piattaforma social “Frank” in fase di miglioramento, teleologica all’affiancamento e supporto di Trump. Oan e’ una sorta di Byoblu su scala continentale in cui vengono ospitati alti burocrati, personalita’ che con prove denunciano o descrivono realta’ anomale come il satanismo e gli “Illuminati”, oltre che “Project Veritas”, una Onlus di giornalisti e teste slegati dal potere, che filmano e spiegano episodi taciuti dal mainstream.

Le televisioni tradizionali, ora in formato social e con l’introduzione della funzione “smart”, rimangono la piattaforma principale dell’informazione, della politica, del pubblico e della pubblicita’; per cui la battaglia ora rimane tutta televisiva. Trump possiede il suo avveniristico network mediatico tra il social “Frank”, la tv classica “Oan” e in tal modo si prepara a scagliare la sua contromossa per il ripristino della sua presidenza in America.https://www.facebook.com/marketplace/item/352129442824283/




Nazionalizzazione vs globalizzazione

Si è gridata da più parti una presa di distanza degli Stati dagli oneri ed obblighi della globalizzazione, fino ad assistere ai dazi trumpiani che probabilmente rafforzeranno l’Europa, eppure in questa furia globalizzatrice la chiave manageriale per una autoconservazione, risiede nella nazionalizzazione. Nazionalizzazione interpretata come pratica per la creazione di valore aggiunto per la propria nazione, giacchè le imposizioni della finanza e delle industrie cosmopolite, comportano spostamenti continui e spersonalizzanti di capitali e lavori negli stati meno “tutelati”; dunque auspicare una fase nuova è fisiologico.

Il problema globale risulta l’indigenza, assestatasi ormai anche nel facoltoso occidente, e per superarla occorrono nuovi strumenti di valorizzazione della forza lavoro. Ma che tali strumenti non siano privi di sostegni finanziari durante la fase preparatoria di un “nuovo corso”.

In Italia osservare otto milioni di poveri equivale a disporre di un bacino di consumatori di gran lunga inferiore rispetto al passato, ed e’ pernicioso per le imprese. Sebbene la cultura ed il sistema di formazione scolastico ed universitario italiano siano generalmente encomiabili, mancano solo gli strumenti politici e finanziari da sistemare, affinchè il numero di poveri si assottigli fino all’esaurimento.

Allora sforzi infrastrutturali e scientifici per rilanciare il Paese Italia mediante emolumenti dignitosi ed una strategia lungimirante, rimangono l’ultima spiaggia non solo per la penisola sudeuropea, ma per l’intero occidente. Occorre dunque un nuovo tipo di radicamento nazionale in quanto sono gli abitanti del posto in cui vivono, a volere il bene della propria terra ed a poter lavorare per il proprio riscatto ed il proprio rilancio, rinazionalizzando la finanza pubblica e parzialmente quella privata. Ad onta di finanzieri speculatori cosmopoliti e imprenditori senza scrupoli oggi assiepati in politica e burocrazia.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Il problema dei fondi d’investimento

Banco di Napoli, ex banca piu’ opulente d’Europa dal punto di vista delle riserve auree appartiene in seguito a camarille finanziarie, ad banca Intesa. Bpm, acronimo di banca popolare di Milano e’ oggi stata inglobata in Banca Intesa, forte della massa ingente di risparmi da parte della laboriosissima Milano e territori limitrofi.

Pochi sanno che Banca Intesa alla stregua di Unicred sorta dalle ceneri “volontarie” di Unicredito romano sono a loro volta detenute da fondi di investimento forestieri che ne regolano le prestazioni e ne subordinano il comando in modo subliminale. I fondi di investimento rappresentano degli aggregati di soldi dei correntisti, investiti in prodotti bancari che acquistano quote finanziarie in banche, industrie e titoli di stato in ogni parte del mondo. Liquidi per i succitati enti che perentoriamente dovranno corrispondere utili o dividendi ai sottoscrittori di tali prestiti a scadenza.

Nel caso dei fondi di investimento, specialmente oriundi, i dividendi ai piccoli e medi azionisti vengono poi spesi nel territorio di residenza di essi, come nel caso di banca Intesa San Paolo, Unicredit o la medesima Cassa depositi e Prestiti non piu’ totalmente pubblica. Come si realizzano ricavi ad esempio dall’Italia, per sottoscrittori di fondi di investimento esteri? Attuando le politiche di guadagno piu’ solerti, piu’ economiche e di conseguenza di minor qualita’. Politiche che implicano licenziamenti, realizzazione di prodotti non a grande valore aggiunto, di innalzamento delle gabelle statali, di privatizzazioni ed ipercompetitivita’. Per queste cose i fondi di investimento decidono illecitamente sulla vita di tutti, e la loro tara deriva dal proprio strapotere sugli stati nazionali grazie al finanziamento del loro debito pubblico ma anche delle piccole e medie imprese, senza implicare le grandi imprese gia’ annesse a grandi banche ed alta finanza.

I fondi di investimento derivano dalla liberalizzazione del mercato dei capitali ed e’ diventato cio’, esiziale per il mondo, oltre che per l’Italia vittima di tali fondi che detengono le principali banche, un tempo pubbliche. Diventa pertanto necessario ridimensionare la possibilita’ di acquisto rispetto ai fondi di investimento stranieri, per beni italiani, e sopratutto apodittico diviene l’obbligo di spesa dei ricavi realizzati in Italia come in altre nazioni, nel paese in questione. Oltre che e’ vitale ormai, sganciare l’acquisto di titoli pubblici con cui si finanziano i servizi, la manutenzione ed il finanziamento infrastrutturale, dalle ambizioni dei privati e sopratutto conglomerati consistenti di privati come per i fondi di investimento.

Siccome le banche pagano pensioni e stipendi oltre che commesse pubbliche, grazie alle obbligazioni statali e bancarie comprate specialmente da fondi di investitori e speculatori, diventa inevitabile affiancare ad essi lo stato con un processo di emissione monetaria e garanzia sul debito, che scongiurerebbe ogni venturo default.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/