La verita’ sull’app Immuni
In questi mesi ho analizzato il settore informatico come non mai grazie alla storia di Immuni.
Facendo un breve riassunto, vi posso assicurare che non ho mai visto tanta prostituzione intellettuale su un argomento prettamente tecnologico da parte di giornalisti ed esperti.
Immuni è stata presentata come una App sicura dal punto di vista della privacy, ma il sistema decentralizzato utilizzato per la diffusione dei dati, non garantisce assolutamente questo.
Anzi, due mesi fa circa, Google e Apple hanno dichiarato che le app di contact tracing in giro per il mondo possono funzionare senza avere “gli Immuni” installati sui propri dispositivi.
Qualcuno mi dirà, ma serve l’autorizzazione del Ministero affinché questo accada.
Certamente, ma serve l’autorizzazione per liberare un servizio che già esiste ed è già stato testato mentre noi eravamo convinti che il tutto fosse al sicuro.
Mi spiego meglio, Apple e Google sanno quali App utilizza il tuo telefono, sanno bene quali siano le notifiche che vengono prodotte dalle App, ma a differenza di Immuni, sanno anche che il telefono da loro prodotto è associato ad una SIM e sanno benissimo a chi appartiene quel telefono che utilizza Immuni.
Sanno già qual è il nucleo familiare a cui appartiene, quali sono i dispositivi con cui interagisce maggiormente e quindi sanno tutto, ma non lo dicono. Dalle mie parti, però, si chiama segreto di Pulcinella.
A dimostrazione di quello che dico, c’è stato il cambiamento di opinioni sul fatto che l’app non funzionasse con meno del 30%, poi 50, poi 60, dei downloads mentre oggi vi dicono che l’app funziona lo stesso anche con tre utenti.
In effetti questo dovrebbero dirlo gli informatici e i giornalisti di settore, ma l’App Immuni secondo loro invece rispetta la nostra Privacy.
Inoltre, Immuni utilizza tecnologia bluetooth e sappiamo che questo servizio viene offerto da tutti i cellulari. Bene, non sapevo, ma l’ho saputo grazie a Immuni, che un cellulare Samsung non comunica con un cellulare Apple tramite il Bluetooth(sui modelli obsoleti). In poche parole se io Apple mi trovo in mezzo a 5 Samsung infetti non ne verrò a conoscenza.
Altro aspetto meramente numerico, e adesso ci facciamo due conti, Immuni è stata scaricata da 8 milioni di persone e vanta nel suo archivio attualmente 500 infetti. Peccato che gli infetti in Italia siano 70.000 accertati. Seppur a scaricare l’app, fossero stati 40 milioni di cittadini, secondo questo trend solo il 5% degli infetti sarebbe stato presente e quindi solo 2500 infetti su 70.000 .
La domanda è quindi: qual è il contributo di Immuni per salvare il paese dal Covid? Minimo, vicino al nullo.
Anzi, risulterebbe pericolosissima se entriamo nell’ambito della guerra informatica. Immaginate se con una falla nella sicurezza della App, si abilitassero automaticamente le notifiche di infezioni per tutti i cittadini. cosa accadrebbe? Immaginate voi stessi dinanzi a quale scenario potreste trovarvi. Vale la pena rischiare così per i dati visti più sopra? Ah, c’è già stato chi ha riscontrato questo Bug informatico.
Ultimo dettaglio irrilevante per la vostra privacy, ma necessario. Mettiamo caso che google apple e Huawei non sappiano che state utilizzando Immuni, evitate di mettervi il Badge su Facebook che la utilizzate … perchè così lo sa anche Mark che da questa storia dovrebbe essere fuori.
Dovrebbe appunto.