Uber disdetta e bilanci

Gli “Uber files” confermano la concorrenza sleale delle piattaforme digitali. L’inchiesta giornalistica ‘Uber files’ presente sul settimanale “L’Espresso” e meritoriamente realizzata dall’International Consortium of Investigative Journalists , fa un’importante operazione verità sulle ragioni vere di tanta pressione da parte della Commissione europea e di sedicenti governi ‘riformisti’ per aprire il trasporto pubblico locale non di linea alla concorrenza delle multinazionali.

Lobbismo segreto è assunzione di commissari europei e ministri per normative di favore, sfruttamento del lavoro ai limiti dello schiavismo, illegali barriere informatiche ai controlli delle forze dell’ordine, bilanci sempre in perdita pur in presenza di remunerazioni milionarie per manager e consulenti impegnati nel lobbing sono le caratteristiche della principale multinazionale di trasporto non di linea. È la capofila delle multinazionali delle quali i nostri tassisti, secondo le norme di delega scritte dal governo Draghi, dovrebbero subire la concorrenza in nome di presunti diritti del consumatore.

Dopo la pubblicazione degli ‘Uber files’ è più chiaro perché la stragrande maggioranza delle associazioni di categoria dei tassisti, venerdì scorso a termine di un incontro al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ha sottoscritto una lettera al Presidente del Consiglio per chiedere, ancora una volta, lo stralcio dell’Art 10 del Disegno di Legge per la concorrenza in discussione alla Camera. È lo stesso obiettivo perseguito dagli emendamenti soppressivi dell’articolo in questione presentati da tanti gruppi parlamentari della maggioranza.

‘Auspichiamo, da parte del governo, una maggiore attenzione al Parlamento e alle categorie direttamente coinvolte”, esprime Stefano Fassina della fazione del Pd piu’ vicina al comunismo di cui si fregia Marco Rizzo. Quest’ultima ha cavalcato la protesta romana dei tassisti inveendo contro il governo e la propria subordinazione alle multinazionali forestiere. In questa fase di stallo economico, Uber trasporti e Uber Eats si trovano dinanzi alle reticenze e gli attacchi dei propri concorrenti, pur assistendo alla preferenza dei consumatori per forme tradizionali di trasporti, ristorazione e, in linea di massima, di alberghi.

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